A 27 ANNI DALL’OPERAZIONE ALBA, CHE AVVIÒ LA RICOSTRUZIONE POST COMUNISTA DELL’ALBANIA

0
20

L’estate albanese corrente, che si caratterizza per numeri crescenti nel settore del turismo e per una progressiva presenza stagionale di cittadini provenienti dall’Italia e dall’Unione Europea, è stata preceduta, nei decenni passati, da momenti segnati da drammi umanitari e da vicende di solidarietà istituzionale e militare a scopo di pace

Se nei giorni scorsi è stato ricordato il 33esimo anniversario dello sbarco della Vlora al porto di Bari, che portava con sé il popolo dei 20.000 in fuga dal crollo del regime stalinista più feroce d’Europa, oggi ricorre l’anniversario dell’operazione denominata Alba che si svolse nel 1997 a seguito della tragedia dell’affondamento della nave “4 Radhesh” e della conseguente morte di 80 cittadini Albanesi soprattutto donne e bambini.

L’operazione Alba, promossa dalla diplomazia Italiana sotto la giurisdizione Onu e Pace, si qualificò per essere una delle più grandi missioni mai effettuate dalle varie forze militari atlantiche nel Paese delle Aquile, in un momento segnato dal crollo dei risparmi privati e familiari seguito al fallimento dello schema piramidale.

Guidata dall’Italia, l’operazione mirava ad aiutare il Governo di Tirana a ripristinare la legge e la pubblica sicurezza durante i moti di ribellione ribellione di 27 anni fa, e per questo si articolò in una forza multinazionale essenziale a scortare gli interventi umanitari e di solidarietà alimentare oltre Adriatico, così da creare condizioni minime di ordinata vivibilità utili a scongiurare successivi moti migratori e a riattivare condizioni di auto sviluppo locale.

La richiesta di attivare l’operazione multinazionale fu rivolta dal Governo albanese all’ONU il 27 marzo 1997, e il Consiglio di Sicurezza la approvò, aprendo la strada a un contingente di tremila soldati provenienti da Francia, Turchia, Grecia, Spagna, Romania, Austria e Danimarca.

Il Paese coordinatore di questa forza fu prescelto nell’Italia, e le basi operative delle truppe erano a Tirana, Durazzo, Valona e Fier.

Nel corso di questa operazione sono stati effettuati circa 1700 interventi, che permisero la distribuzione di circa 5700 tonnellate di aiuti in cibo, medicine, vestiario a beneficio delle popolazioni del territorio.