L’edizione 2024 sarà dedicata alla psiche. Gli psicologi oggi hanno troppo potere?
La parola del Festivalfilosofia di quest’anno è ‘psichè’. E nella stessa storia e fortuna della parola c’è già tutto l’ampio spettro di argomenti che animeranno il programma della tre giorni a Modena, Carpi e Sassuolo i prossimi 13, 14 e 15 settembre.
Dal ‘respiro e soffio vitale’ che era per i Greci, la psichè è arrivata a designare il concetto di anima, fino alla psiche come oggi la conosciamo e la viviamo, ma anche a una dimensione ‘pubblica e politica’ della parola spesso trascurata e sottovalutata. Si è infelici in se stessi o anche per ciò che il mondo in cui viviamo ci chiede.
La filosofa Michelina Borsari, del comitato scientifico del Festival, nella conferenza stampa di questa mattina a Modena, ha messo a fuoco il tema cruciale che animerà le lezioni magistrali e gli eventi della tre giorni filosofica. “Il tema della salute mentale sta guadagnando sempre più spazio nel discorso pubblico e in quello privato. Le cure psicologiche, superato lo stigma- ha sottolineato- sono diventate benefit aziendali, terapie.
Il festival osserverà la carriera delle emozioni private nella sfera pubblica, fino ai social dove vengono brandite come armi. E ancora si parlerà dell’uso politico della psicologia attraverso la comunicazione pubblica. Ogni uomo è dotato di disagio ed è ciò che gli fa credere di potere e dovere modificare la propria vita attraverso esercizi fisici e spirituali: dobbiamo imparare dagli storpi per accrescerci”, è questo ad animare e a dare vita a un autentico ‘atletismo spirituale’.
Non solo psiche’ nel senso individualistico e limitato del termine, come forse siamo abituati a pensare. Lo ha chiarito la filosofa Barbara Carnevali: “I soggetti vengono creati anche dalle istituzioni, dal mondo in cui viviamo e sono il prodotto di decisioni politiche e modi di vita. Non basta accusare gli individui di essere deboli o di avere patologia, ma, come oggi indicano molti psichiatri, è da considerare anche il modo in cui la società suggerisce di essere felici e performanti. Si è depressi anche perchè il mondo ci inserisce in un binario anche se si tende ad altro”.
Il direttore del Festival, Daniele Francesconi, ha ricordato che nel programma ci saranno anche “momenti in cui si discuterà di cura e benessere non solo medicalizzato. L’immagine scelta è quella della luna“, ha detto: un simbolo per eccellenza della complessità del singolo, dei mille modi di essere, e anche del valore di punto di vista: noi la vediamo da quaggiù come la locandina la mostra.
Il sindaco neoeletto di Modena, Massimo Mezzetti, ha dichiarato che il Festival “è un miracolo che si ripete: vedere le piazze e le strade piene di migliaia di ragazzi sotto al sole o alla pioggia per ascoltare le lectio di filosofia in un’epoca che ha abbandonato quella che Hegel chiamava ‘la fatica del concetto’ è appunto miracoloso”.
Insieme a lui hanno partecipato i nuovi sindaci eletti: Riccardo Righi di Carpi e Matteo Mesini, sindaco di Sassuolo. Mauro Felicori, assessore regionale alla Cultura, ha ricordato, a proposito del finanziamento della manifestazione: “Abbiamo cambiato la legge che finanzia la promozione culturale e quindi il nostro finanziamento triennale dà al festival sicurezza e la diminuzione delle pratiche burocratiche.
Con la vecchia legge 37 che abbiamo cambiato la Regione era diventata il riferimento di progetti culturali di qualunque taglia, a causa della difficoltà dei Comuni e la scomparsa delle Province.
Il Festival può crescere ancora e il saper fare del Festival potrebbe essere messo a disposizione di tante città italiane che hanno una storia filosofica importante e non la sanno valorizzare. Viva la filosofia”.
Ha aperto la conferenza stampa Anselmo Sovieni, Presidente Consiglio direttivo del Consorzio che ha ricordato la presenza nel programma di “29 voci nuove”. Presente, tra gli altri, anche
Massimo Cacciari, componente del Comitato scientifico del Consorzio per il festivalfilosofia; Matteo Tiezzi, Presidente Fondazione di Modena; Mario Arturo Ascari, Presidente Fondazione Cassa di Risparmio di Carpi; Vittorio Lugli, Presidente Fondazione Collegio San Carlo di Modena.
GLI PSICOLOGI HANNO TROPPO POTERE?
La psiche in una variante tutta medicalizzante, ben lontana dall’anima dei greci, plasma la politica, la scuola e anche la giustizia. Tante sentenze si scrivono e si modulano sulla base di perizie psicologizzanti, così in una recente sentenza di Cassazione si derubrica un ergastolo in nome di una diagnosi di stress. Ci sarà spazio per parlare del potere tracimante e forse pericoloso degli psicologi nuovi sacerdoti dell’anima, come li definiva Jasper? Questa la domanda che l’agenzia Dire ha portato in conferenza stampa questa mattina a Modena, in occasione della presentazione del programma della nuova edizione di settembre 2024.
“Non sempre le nostre conferenze rispondono a esigenze così specifiche- ha risposto il direttore del Festivalfilosofia Daniele Francesconi- si offrono delle chiavi e degli scenari, ma certamente lavoriamo sulla trasformazione delle Istituzioni rispetto a concetti di cura, benessere e salute. Si parlerà anche della pericolosità di “deconstestualizzare la pratica della cura”, ma tutto sempre “sul piano della filosofia”.
CI SARANNO AUTORI DI DESTRA? IL DIRETTORE: A NOI INTERESSANO I TEMI
Al Festivalfilosofia 2024 ci sarà spazio anche per pensatori e intellettuali di destra? La domanda era stata posta dai giornalisti anche nella conferenza finale della precedente edizione ed è stata riproposta nella conferenza stampa di presentazione che si è svolta a Modena per la prossima edizione di settembre.
“A noi interessano i temi, spesso anche urticanti e non sempre si sovrappongono alla polarizzazione del dibattito politico- ha risposto Daniele Francesconi, direttore del FestivalFilosofia- parleremo di consumismo emozionale e di narcisismo. Non so se sono temi di destra o di sinistra. Ho quasi imbarazzo a considerare in quota destra un intellettuale come Marcello Veneziani, per noi è un autore importante”.
fonte Agenzia DIRE www.dire.it



