È stata approvata la nuova Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA) che permette al più grande impianto siderurgico a carbone d’Europa di continuare a produrre.
Una decisione presa dal Governo per evitare la chiusura dello stabilimento, ma che va contro il parere di tutte le istituzioni locali (Regione, Provincia e Comune) e delle associazioni.
Le loro richieste di ridurre la produzione e di attendere un piano concreto per la decarbonizzazione, basate su dati sanitari allarmanti, sono state ignorate.
Mentre il Governo parla di una soluzione “ponte” in attesa della svolta green, la città teme che il carbone continui a bruciare ancora a lungo, con un costo altissimo per l’ambiente e la vita delle persone.
Una firma che salva uno stabilimento, ma lascia aperte profonde ferite.


