MOLTI RISCHI MA LA CRESCITA NON SI FERMERA’ “Le difficoltà e i rischi davanti a noi sono importanti, sarebbe tuttavia sbagliato abbandonarsi al pessimismo in una fase in cui ci sono molteplici segnali di fermento”.
Lo ha sottolineato il ministro dell’economia, Daniele Franco, all’assemblea Abi, evidenziando la crescita degli investimenti e gli effetti del Pnrr che si concretizzeranno dal 2023 al 2026. Franco ha ribadito i forti elementi di incertezza, ma anche che “esistono validi motivi per essere fiduciosi che con il dinamismo del nostro sistema produttivo, con un’incisiva azione di governo e con il contributo essenziale delle parti sociali la crescita non si arresterà”.
Si avrebbero “ricadute dirette di tale interruzione sui settori a più elevata intensità energetica, ulteriori rialzi nei prezzi delle materie prime, un più deciso rallentamento del commercio estero, un peggioramento della fiducia e un aumento dell’incertezza”.
Indicazioni “confortanti”, sottolinea Visco, arrivano sul fronte dell’inflazione di medio-lungo periodo e “dalla dinamica delle retribuzioni, che non sembra al momento indicare l’avvio di una pericolosa rincorsa tra prezzi e salari” secondo il quale questi segnali rilevano come l’obiettivo di riportare l’inflazione in linea “può avvenire mediante una normalizzazione graduale della politica monetaria e senza causare una brusca frenata dell’economia”.


