Quello che è accaduto con la delibera del 27 agosto, dell’Ente Idrico Campano che apre le porte alla privatizzazione de facto del servizio idrico integrato per l’ambito distrettuale Caserta, è un vero e proprio schiaffo ai cittadini casertani
A votare a favore dell’ingresso del capitale privato nella gestione dell’acqua sono stati il Presidente della Provincia di Caserta e Sindaco di San Marcellino Anacleto Colombiano, il Sindaco di Vairano Patenora Stanislao Supino e il Sindaco di Recale Raffaele Porfidia.
Non giriamoci attorno: oggi a Caserta si è consumato un vero furto di democrazia e di diritti. Con un colpo di mano si è deciso di calpestare la volontà popolare espressa chiaramente nel referendum del 2011, quando milioni di italiani e tantissimi casertani votarono per dire NO ai profitti sull’acqua.
Come Movimento 5 Stelle non accettiamo che l’acqua, bene vitale e diritto universale, venga trasformata in merce per ingrassare le tasche di pochi. L’acqua deve rimanere pubblica, trasparente, accessibile a tutti e gestita senza scopo di lucro. Per noi acqua pubblica significa:
- un minimo vitale gratuito garantito a ogni cittadino;
- stop agli aumenti tariffari che colpiscono le famiglie già in difficoltà;
- investimenti seri per ridurre le perdite e migliorare le reti idriche;
- una gestione totalmente pubblica, partecipata e trasparente, che risponda ai cittadini e non agli interessi privati.
Invece, mentre i casertani subiscono bollette sempre più care, la classe dirigente regionale e provinciale piega la testa davanti ai diktat degli interessi economici, barattando il futuro dei nostri territori.
Il Movimento 5 Stelle sarà al fianco dei cittadini e delle associazioni per difendere l’acqua come bene comune. Non arretreremo di un passo e denunceremo, in ogni sede, questa svendita del nostro diritto più sacro.
Oggi più che mai, il nostro impegno è chiaro: acqua pubblica, trasparente, giusta. Per tutti, non per pochi.
On. Avv. Giuseppe Buompane
Coordinatore Provinciale – Caserta MoVimento 5 Stelle



