Natale si avvicina e, con esso, il desiderio di trovare il regalo perfetto per familiari e amici.
Tra offerte lampo e promozioni natalizie, sempre più consumatori si riversano online alla ricerca dell’occasione migliore. Ma proprio questo mix di sconti allettanti, fretta e volume elevato di acquisti rende il periodo natalizio uno dei momenti più favorevoli per i truffatori.
Complici l’atmosfera di festa e la pressione nel concludere in tempo gli acquisti, molti utenti finiscono per imbattersi in negozi falsi, prodotti contraffatti o raggiri nei pagamenti, soprattutto sui marketplace, dove la varietà di venditori rende più difficile distinguere il reale dal fraudolento.
È in questo scenario che diventa fondamentale conoscere e utilizzare il meccanismo di segnalazione e azione previsto dal Digital Services Act (DSA), ossia il Regolamento UE 2022/2065 sui servizi digitali: uno strumento semplice ma estremamente efficace, che le piattaforme online sono tenute a implementare al proprio interno. Grazie a questo sistema integrato, i consumatori possono segnalare direttamente sulle piattaforme eventuali truffe o contenuti illegali, contribuendo a renderle più sicure, trasparenti e responsabili.
Le principali truffe negli acquisti online
Per comprendere meglio i rischi a cui si può andare incontro durante gli acquisti online, è utile conoscere le forme di truffe più comuni. Ecco le principali tipologie da cui prestare attenzione:
- mancata consegna e negozi falsi: il consumatore paga regolarmente un prodotto che non arriverà mai. I truffatori attirano le vittime con annunci allettanti – per esempio su veicoli usati, articoli di elettronica, elettrodomestici o oggetti da collezione – che in realtà non esistono o non vengono spediti;
- prodotti contraffatti: il consumatore acquista, senza rendersene conto, articoli che imitano marchi registrati. Un fenomeno un tempo legato soprattutto al settore del lusso, ma oggi sempre più diffuso anche nei prodotti di uso quotidiano, nei dispositivi elettronici e persino nei medicinali;
- affitti e alloggi turistici falsi: malintenzionati si fingono proprietari di appartamenti o case vacanza e propongono immobili inesistenti o non di loro proprietà. Ostacolano la possibilità di visitare l’immobile con scuse pretestuose e richiedono caparre o pagamenti anticipati, arrivando talvolta a domandare documenti personali come passaporti o patenti, con un elevato rischio di furto d’identità.
La diffusione di queste truffe non è un evento sporadico, ma un fenomeno in costante crescita, strettamente legato all’aumento degli acquisti online. Negli ultimi dieci anni, infatti, sempre più consumatori hanno scelto il web per i propri acquisti quotidiani: abbigliamento, scarpe e accessori restano tra le categorie più richieste.
Parallelamente, cresce anche la presenza di merci false in circolazione. Nel 2024, le autorità doganali e di vigilanza dell’UE hanno sequestrato circa 112 milioni di articoli contraffatti, per un valore stimato di 3,8 miliardi di euro — il livello più alto mai registrato. Tra i prodotti più colpiti figurano abbigliamento, giocattoli e articoli per la cura della persona. Non sorprende quindi che oltre metà degli adulti europei (53%) dichiari di essere stata esposta ad almeno un tentativo di truffa negli ultimi 12 mesi e che una persona su cinque abbia effettivamente subito una perdita economica.
Il meccanismo di segnalazione e azione del Digital Services Act (DSA)
Di fronte a un fenomeno in così forte crescita, è fondamentale che i consumatori dispongano di strumenti efficaci per difendersi. È proprio in questa direzione che interviene il Digital Services Act (DSA) che introduce un meccanismo di notice and action semplice e accessibile. In base al Regolamento, i prestatori di servizi di hosting devono infatti predisporre sistemi che consentano a qualsiasi persona o ente di notificare la presenza, all’interno della piattaforma, di informazioni che si ritengono costituire contenuti illegali.
Questo meccanismo è pensato per permettere agli utenti di segnalare in modo rapido e strutturato truffe, prodotti falsi, venditori sospetti o merci non conformi alla legge.
A differenza dei tradizionali sistemi di segnalazione basati esclusivamente sulla violazione dei “Termini e Condizioni” di una piattaforma, il meccanismo previsto dal DSA offre tutele più solide e garantisce maggiore trasparenza. Quando un utente invia una segnalazione, infatti:
- la piattaforma è tenuta a comunicare l’esito della segnalazione, indicando, ad esempio, se il contenuto fraudolento è stato rimosso, ridotto di visibilità o mantenuto online;
- ogni segnalazione deve essere esaminata con attenzione e senza pregiudizi, e la piattaforma deve adottare una decisione in tempi ragionevoli;
- in caso di disaccordo, l’utente può presentare ricorso tramite il sistema interno della piattaforma oppure rivolgersi, senza costi, a un organismo indipendente di risoluzione delle controversie;
- se la truffa è evidente e la segnalazione contiene informazioni sufficienti, la piattaforma deve intervenire rapidamente. Un mancato intervento può comportare responsabilità legale e sanzioni per la piattaforma, soprattutto in caso di violazioni ripetute.
Il DSA si applica a tutte le piattaforme online che operano nell’UE, le quali devono rendere facilmente individuabile la funzione di segnalazione, spesso indicata con diciture come “Segnala contenuto illegale”, “DSA notice & action”, “Meccanismo di reclamo degli utenti” o “Conformità al Digital Services Act”. Non sono richieste competenze tecniche o giuridiche: il sistema è progettato per essere immediato e alla portata di tutti.
Segnalare non è solo un diritto, ma un gesto che contribuisce concretamente a ridurre la diffusione delle truffe online e a rendere gli ambienti digitali più sicuri. Ogni segnalazione spinge le piattaforme a intervenire con maggiore tempestività e a rafforzare i propri sistemi di controllo, soprattutto nei confronti delle truffe più ricorrenti legate agli acquisti online.
È importante altresì ricordare che il meccanismo del DSA non costituisce una procedura di recupero delle somme perdute. Per ulteriori informazioni è possibile consultare la pagina web della Commissione europea.
In un periodo in cui le offerte si moltiplicano e la tentazione di approfittare dello “sconto imperdibile” è sempre dietro l’angolo, adottare qualche accortezza è fondamentale per evitare brutte sorprese. Anche se strumenti come il meccanismo di segnalazione del DSA rappresentano un valido supporto, la prima forma di tutela resta sempre l’attenzione del consumatore e, per acquistare online in modo più consapevole, è utile tenere a mente alcuni consigli pratici.
Se nonostante le precauzioni incorrono problemi con un acquisto transfrontaliero, è possibile rivolgersi al Centro Europeo Consumatori del proprio Paese per ricevere assistenza gratuita.



