Actionaid: negli ultimi tre anni netto calo dei migranti accolti in Italia

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Tra 2018 e 2020 i migranti accolti in Italia diminuiscono del 42%. Nel 2021 gli sbarchi sono aumentati rispetto all’anno precedente, ma si attestano sempre a livelli molto bassi, simili a quelli del 2011. È quanto emerge dai dati raccolti da ActionAid e Openpolis nel rapporto “Centri d’Italia 2021”.

“Si sarebbe potuto approfittare del dimezzamento di sbarchi e ospiti per andare verso un sistema ordinario e pubblico, ma ciò non è avvenuto e 7 persone su 10 sono ancora accolte nel sistema straordinario, nonostante non ci sia alcuna emergenza”, dichiarano le due organizzazioni.

L’analisi evidenzia che i centri di piccole dimensioni sono quelli ad essere stati più penalizzati, avendo perso quasi 22 mila posti in due anni. I centri grandi, al contrario, sono diventati ancora più grandi. In media hanno 110 posti a disposizione. Nel 2018 erano 98. Con la diminuzione degli arrivi, viene sostenuto, si sarebbe potuto puntare sull’accoglienza diffusa, più virtuosa ed efficace. Nel 2020 i rifugiati e richiedenti asilo in accoglienza rappresentano solo lo 0,13% della popolazione italiana.

Nel 2018 i comuni interessati da centri di accoglienza erano il 38,5% del totale. Nel 2020 solo il 25%. Aumenta la centralità delle città più grandi. Le 16 più popolose ospitano il 18,2% delle persone, 2 anni prima questa percentuale era al 14,2%. In media i centri a Roma e Milano sono molto più grandi che nel resto del paese

A Milano la capienza media dei centri è circa10 volte la media nazionale. Nei centri prefettizi il prezzo pro capite al giorno per ogni ospite passa da 35 euro a 26 euro, con ricadute in termini di qualità ed efficacia dei servizi offerti.