Addio a Pippo Baudo, il signore dei presentatori televisivi: aveva 89 anni

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Giuseppe Raimondo Vittorio Baudo. Semplicemente, Pippo. Il signore della tv italiana.

E così, dopo Mike, Corrado, Tortora, Vianello, diamo l’addio anche a lui. Il primo, il più grande. Il maestro dei presentatori televisivi. Ideatore di programmi, scopritore di volti, artisti, cantanti, attrici. Uomo di spettacolo, showman, autore, volto Rai, attore, paroliere, Pippo Baudo se ne è andato.

Era nato a Militello in Val di Catania, alle pendici dell’Etna, il 7 giugno 1936. È stato attivo in tv per quasi sessant’anni, legando il suo nome a programmi di successo come Canzonissima, Domenica In, Fantastico, Varietà, Luna Park, Novecento. E al Festival di Sanremo: mai nessuno come lui, tredici conduzioni. Un record.

Salvo una breve parentesi a Mediaset (1987-88), Pippo Baudo ha lavorato per la tv pubblica per la quasi totalità della sua lunghissima carriera, cominciata a metà degli anni Sessanta con Settevoci, in quella Roma che vedeva come Mecca del successo e che aveva a lungo sognato. Come ha raccontato più volte, al padre – che gli aveva dato un limite di tempo per provare quella strada – promise di tornare in Sicilia a fare l’avvocato, secondo il desiderio dei suoi, se non avesse sfondato in Tv. Anche per questo, aveva preso una laurea in Giurisprudenza presso l’Ateneo della sua città, dopo gli studi classici.