ADDIO QUOTA 100, PER DRAGHI LA FORNERO È LA GIUSTA NORMALITÀ

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Mentre #Draghi viene incensato da tutti i media all’unisono, con buona pace del “partito unico”

Il governo sta smantellando pezzo a pezzo le importanti conquiste degli ultimi anni, grazie anche al tacito consenso di chi queste misure le aveva fatte approvare poco meno di due anni fa durante il #Conte 1, quando il parlamento non era ancora esautorato. Questa volta tocca all’abolizione di #QuotaCento a favore “un graduale ritorno alla normalità”. Ma quale sarebbe la giusta normalità per Draghi? Tornare tutti alla #Fornero? In breve parliamo di future #pensioni a 70 anni, importi dimezzati per far quadrare i conti di #bilancio (ce lo chiede l’#Europa) e giovani a lungo #precari.
Non so se è chiaro il quadro drammatico al quale si va incontro: precari da ventenni, sottopagati da trentenni e quarantenni, esodati da sessantenni e pensionati poveri da settantenni (per citare la Repubblica). E non dimentichiamoci dei cosiddetti “Fuori Quota” o “Quota Zero”, che la politica neanche considera.
Anzi, vi dico di più, persino le misure transitorie Quota 102 e 104, che permetterebbero il pensionamento rispettivamente a 64 e 66 anni, sono state già dichiarate inutili dai #sindacati in quanto permetterebbero l’assunzione di solamente circa 10 mila nuove unità. Per non parlarere di quando si arriverà alla fatidica nuova normalità. È di ieri la notizia dell’ennesima morte sul lavoro a 70 anni. È impensabile lavorare ancora a quell’età e noi vogliamo portarci il #pensionamento per legge?
Al posto di andare avanti, si va indietro, mettendo a repentaglio i #lavoratori e costringendo i nostri #giovani ad emigrare. E non mi parlate di “lealtà” a Draghi!

Yana Ehm