Qualcuno, visto lo svarione a sfondo aritmetico, fa finta di solidarizzare con lui per il lutto della maestra delle elementari. Ma tra le ironie social, c’è anche un tipo che lo rimprovera per la marachella iniziale apparsa subito evidente: “A Carlè, mo’ (ora, ndr) te fabbrichi pure i sondaggi. Si vede che la grafica l’hai fatta con Chatgpt”
. Sabato scorso, Carlo Calenda ha stupito con effetti speciali su X, prima taroccando una grafica Bidimedia onde mostrare che il 20% degli elettori del M5S starebbe con Zelensky e il 50% con Putin. Poi, preso per un orecchio dagli stessi sondaggisti che gli hanno intimato di pubblicare la versione corretta (20% con Zelensky, il 25 con Putin e il resto non sa, forse ritenendo che non è questione di preferire l’uno all’altro), l’ha comunque accompagnata con una chiosa a capocchia: “
Il M5S è convintamente filo Putin anche grazie alla propaganda di Conte, Travaglio e c. La piazza di oggi è fatta da coloro che sostengono le ragioni di Putin. Fine”. Con l’effetto di dare la stura a commenti non tutti riferibili, ma alcuni decisamente geniali. Sul barbatrucco fake, ma non solo. “Ma la matematica dove l’ha imparata? Il grafico non dimostra quello che afferma nel suo post”. Ma anche: “Mi piace quando maschiamente dici ‘fine’. Mio nipote quando aveva 8 anni aveva una postura più adulta”. Severo, ma giusto.
