Adi, Calderone: misure che hanno sostituito RdC funzionano bene

0
12

Le misure che hanno sostituito il reddito di cittadinanza “stanno funzionando” e “bene”. Così il ministro del Lavoro, Marina Calderone, in un punto stampa sulle nuove misure di inclusione sociale e lavorativa (assegno di inclusione e supporto formazione lavoro), commentando l’osservatorio dell’Inps.

I dati sulle nuove misure di inclusione sociale e lavorativa (Adi, assegno di inclusione; Slf, supporto formazione lavoro) che hanno sostituito il reddito di cittadinanza (da settembre 2023 a giugno del 2024) sono “estremamente interessanti perché contengono indicatori e notizie importanti”. Per quanto riguarda l’Adi “al 30 giugno erano 698.000 i nuclei familiari con il diritto alla corresponsione dell’assegno – ha detto – che, quindi, sono beneficiari dell’assegno, per un totale di quasi 1,7 milioni di persone. Per l’esattezza 1.681.380”.

Calderone ha sottolineato che “questo vuol dire che siamo praticamente in linea, vicini a quelli che erano i target annuali previsti per la misura, che come si sa è aperta a tutte quelle condizioni e quei nuclei familiari che si trovano in una condizione di fragilità. I dati dell’osservatorio, poi, nel dettaglio sono riferiti al mese di maggio: 625.000 nuclei familiari erano percettori dell’assegno di inclusione a maggio 2024. Di questi 260.000 con minori; 239.000 con disabili; 297.000 con persone che hanno più di 60 anni e 6.000 invece nuclei familiari con soggetti in condizione di svantaggio. Voglio sottolineare quest’ultimo dato perché credo sia estremamente importante, perché è una misura che oltre che parlare alle tre categorie che sono state inserite nel decreto 48 del 2023, quello che abbiamo approvato il 1 maggio dello scorso anno, apre a un contesto che è quello di guardare a tante forme di fragilità tra cui abbiamo inserito anche le donne vittime di violenza”.