Ci sono dei passaggi nell’intervista che Maria Rosaria Boccia ha rilasciato al Vice-direttore vicario de La Stampa Federico Monga, molto più vasta delle anticipazioni, che non solo indeboliscono le posizioni del Ministro della Cultura ma che sembrano dare ragione ad Angelo Bonelli che, per conto di AVS, ha presentato un esposto alla Procura della Repubblica di Roma chiedendo di evidenziare se, in questa vicenda, ci fossero gli estremi di peculato. Dunque, ha ragione Gennaro Sangiuliano, probabilmente, quando afferma che i viaggi aerei e altro venivano pagati dal suo conto personale, ma non ce l’ha se venisse confermato l’utilizzo dell’auto di tutela per viaggi di carattere privato. Ma quali sarebbero questi viaggi? Maria Rosaria Boccia afferma che non si tratta solo di viaggi a corto raggio, ovvero verso gli aeroporti ma anche lunghe trasferte.
“Le volte che siamo stati agli Scavi di Pompei – si legge nell’intervista su La Stampa – sono venuti a prendermi sotto casa e mi hanno riaccompagnata. Poi quando è venuto ad Ercolano, io avevo proposto di recarmi privatamente agli scavi ma lui ha insistito per venirmi a prendere. Poi siamo andati a Polignano a Mare, a Riva Ligure, a Taormina”.
E poi aggiunge che non si è trattato solo di viaggi istituzionali, compiuti dal Ministro con lei a fianco che l’accompagnava.



