Con la sua denuncia Pietrucci ha costretto la Regione a rivedere la scelta miope e dannosa compiuta dalla Giunta regionale di destra sulla ‘Carta degli Aiuti di Stato’. Quella che può sembrare una questione complessa e burocratica è in realtà un problema semplice a capire e decisivo per il nostro futuro: la Carta degli Aiuti è la mappa delle aree dove le imprese possono godere di aiuti economici in percentuale superiore alla normativa europea. Una condizione che diventa un fondamentale fattore di attrattiva e di sviluppo imprenditoriale.
“Stare fuori dalla Carta – sottolinea l’esponente del Pd – significa per le aziende non usufruire del Credito di Imposta e soprattutto non utilizzare appieno i bandi per il sostegno alle Imprese. La grande impresa non accederà ad alcun sostegno e la piccola e media imprese potrà utilizzare solo la metà delle risorse a cui avrebbe diritto se fosse agevolata.
Il paradosso e la beffa è che le risorse del Fondo Complementare previste dal Pnrr per i crateri sismici ammontano a circa 800 milioni di euro. E le imprese abruzzesi che sono fuori dalla Carta saranno clamorosamente svantaggiate rispetto a quelle limitrofe delle altre Regioni, subendo una concorrenza assurda e un danno economico irreparabile”



