Comincia i uno storico processo antitrust che potrebbe costringere il gigante tecnologico Meta a separarsi da Instagram e WhatsApp, startup acquistate più di dieci anni fa e da allora cresciute fino a diventare leader incontrastate nell’universo dei social media. Il caso è anche un test per valutare l’azione della Federal Trade Commission nell’ambito del secondo mandato del presidente Donald Trump, che ha intentato la causa contro Meta – che prima si chiamava Facebook – nel 2020, durante il primo mandato del tycoon.
La FTC sostiene che Meta abbia acquistato Instagram e WhatsApp per schiacciare la concorrenza e stabilire un monopolio illegale nel mercato. Facebook aveva acquistato Instagram nel 2012 e WhatsApp nel 2014 per eliminare la concorrenza, ottenendo di fatto un monopolio.
Se il FTC contro Meta è stato archiviato durante il primo mandato del presidente statunitense Donald Trump, rischia ora di politicizzarsi durante il secondo mandato. Secondo il Wall Street Journal, Zuckerberg avrebbe fatto personalmente pressioni su Trump affinché la FTC abbandonasse il caso.
I rapporti tra Zuckerberg e Trump si erano freddati quando Trump era stato “bannato” a causa della rivolta al Campidoglio degli Stati Uniti nel gennaio 2021. Il tycoon si era rivolto ai suoi avvocati per farsi riattivare gli account sulle piattaforme ed è stato poi riammesso nel febbraio 2023.
Meta ha successivamente contribuito con 1 milione di dollari (764.400 sterline) al fondo inaugurale di Trump e a gennaio ha annunciato che il boss dell’Ultimate Fighting Championship Fighter (UFC), Dana White, stretto alleato di Trump, sarebbe entrato a far parte del consiglio di amministrazione.


