Partiranno da ottobre le “stanze dell’amore” all’interno del carcere Due Palazzi di Padova
Verranno collocate vicino ai locali dei colloqui, nel rispetto della privacy. Il progetto era già stato lanciato all’inizio dello scorso anno, tramite diverse associazioni padovane di volontari che lavorano con i reclusi, alla luce di una sentenza della Corte Costituzionale che ha bocciato la parte della legge 26 del luglio 1975 con cui si vietano ai detenuti colloqui con il coniuge senza il controllo a vista del personale di custodia. La sperimentazione durerà 4 mesi.
L’associazione “Ristretti Orizzonti” di Ornella Favero ha chiesto di avviare da subito una sperimentazione, a cui si era opposto il sottosegretario leghista alla Giustizia, il padovano Andrea Ostellari.
Nel frattempo però il ministero della Giustizia, ad aprile, aveva emesso le linee-guida per i direttori dei penitenziari per misurarsi con la nuova norma e organizzare la struttura.
La nuova direttrice del penitenziario Maria Gabriella Lusi ha così disposto l’apertura delle stanze dopo una richiesta di tre detenuti, attraverso il loro legale, al magistrato di Sorveglianza, il quale ha deciso per l’applicazione della sentenza della Corte Costituzionale.


