ALBANIA, COSTO DEL DENARO CONFERMATO AL 3%: NESSUN AUMENTO DEI TASSI

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Il Governatore Gent Sejko: inflazione sotto controllo grazie al rafforzamento della moneta nazionale Lek che ha consentito l’attivo della bilancia commerciale tramite lo sviluppo del turismo trainante anche per le esportazioni agroalimentari

Il Consiglio di Sorveglianza della Banca centrale d’Albania, nella riunione odierna, ha deciso di non modificare il tasso di interesse base della moneta nazionale Lek, poiché è stato preso atto dell’inflazione sotto controllo che consente stabilità finanziaria e bilancia commerciale con saldo positivo.

Il Governatore Gent Sejko, nella conferenza stampa svolta oggi, ha spiegato che “il Consiglio di vigilanza della Banca centrale nazionale, dopo avere discusso gli sviluppi economici e monetari del Paese e i progressi attesi, ha deciso di mantenere il tasso di interesse di base invariato per il lek al livello del 3 per cento”.

L’onorevole Sejko ha aggiunto che “il tasso di interesse sui depositi a un giorno presso la Banca d’Albania rimane invariato al 2 per cento, e il tasso sui prestiti a un giorno è stabilizzato al 4. Gli sviluppi economici e monetari della prima metà dell’anno si sono confermati in linea con le nostre aspettative premiando attività economica, occupazione e salari, mentre l’inflazione ha segnato una diminuzione significativa archiviando la fase più acuta del periodo fra il 2022 e il 2023”.

“L’aggiornamento delle nostre previsioni suggerisce che le tendenze di sviluppo positive continueranno anche in futuro – ha proseguito Sejko – In particolare, si prevede che l’economia albanese seguiterà a crescere nel medio termine, a ritmi stabili e prossimi al potenziale, mentre l’inflazione dovrebbe mantenersi su livelli analoghi agli attuali per la restante parte dell’anno, per poi ritornare al target perseguito del 2 per cento nella prima metà del 2025”.

Il Governatore ha inoltre informato i mass media che, in ogni caso, le future decisioni di politica monetaria saranno condizionate dalle nuove informazioni che dovessero sopraggiungere, in coerenza con l’orientamento della politica fiscale – condizionante per la maggiore o minore massa di moneta circolante – e con l’andamento del tasso di cambio oramai stabilizzato verso l’alto dallo sviluppo strutturale del turismo e della progressiva integrazione con i mercati maturi della UE agevolata dai piani di assistenza finanziaria varati dalla Commissione di Bruxelles.