ALBANIA E UNGHERIA: ALLEANZA ATLANTICA E FRATERNA PER LA SICUREZZA DI TUTTI I BALCANI

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Successo della visita della Presidente della Repubblica ungherese Katalin Novak, giunta a Tirana su invito del proprio collega e omologo Bajram Begaj

Le relazioni tra Albania e Ungheria riassumono la storia multisecolare dei Balcani, occidentali e orientali, e si confermano più che mai attuali e prospettiche in termini di funzionalità al perfezionamento e completamento della globale architettura istituzionale e sociale comunitaria della UE.

A ribadirlo è stata la conferenza stampa congiunta tra i due Capi di Stato svolta presso il palazzo della Presidenza della Repubblica nel cuore urbanistico di Tirana.

Bajram Begaj: “Abbiamo discusso, con la collega e omologa Katalin Novak, in merito alla situazione in atto nel Nord del Kosovo, per tendere una volta per tutte al superamento delle tensioni e alla normalizzazione dei rapporti di Pristina con la Serbia”.

Aspetto centrale è stato l’approfondimento delle storiche relazioni di amicizia e fratellanza tra Tirana e Budapest, rappresentate e personificate dalla figura della Regina Geraldine.

È doveroso un elogio all’indirizzo della Repubblica d’Ungheria per il sostegno alla causa dell’integrazione europea dell’Albania, in una prospettiva estesa ai Balcani occidentali nel loro complesso, e per l’aiuto allo sviluppo economico delle nostre comunità grazie al ruolo e all’apporto del fondo Visegrad.

Albania e Ungheria collaborano con visioni d’intenti convergenti nei principali organismi di cooperazione euro atlantica, e le relazioni economiche e diplomatiche sono destinate a intensificarsi a seguito delle conseguenze del protrarsi del conflitto russo ucraino, sul fronte della creazione di corridoi di rilevanza agricola ed energetica, nonché del governo dei flussi migratori che si manifestano lungo la rotta balcanica.

La seconda parte della conferenza si è soffermata sulle relazioni economiche e sul ruolo degli investimenti che possono essere attivati in Albania dalla comunità degli investitori ungheresi, con i supporti istituzionali, in ambiti dal turismo alle infrastrutture di produzione e trasmissione energetica, alla modernizzazione dell’agricoltura.

Katalin Novak ha evidenziato e ribadito la volontà del governo di Viktor Orban di accompagnare il cammino di negoziazione finalizzato all’adesione alla UE.
Con riferimento alla situazione in corso nel Nord del Kosovo, la priorità è la ripresa del dialogo, con il sostegno della coalizione euro atlantica, per smorzare le tensioni e tutelare i soldati dell’Occidente impegnati nei raggruppamenti militari facenti capo al KFOR.

Begaj: “La storia della missione KFOR è una realtà di successo. È fondamentale rimuovere ogni pretesto diverso dalla soluzione diplomatica, affinché tornino una volta per tutte a prevalere le ragioni della diplomazia e degli accordi di Bruxelles e di Ocrida, che rappresentano la stella polare di un reciproco riconoscimento e di una armonica vicendevole convivenza tra Serbia e Kosovo”, presupponendo il rispetto pieno della sovranità e integrità di quest’ultimo, la sua adesione al Consiglio d’Europa e la comunicazione ottimale con le minoranze contro ogni malefica interferenza esterna tesa a creare conflitti ad arte.

La Presidente della Repubblica ungherese ha concluso ricordando che la stabilità dei Balcani occidentali coincide con la sicurezza dell’intero continente europeo, e che il contributo dell’Ungheria si esplicherà con la conferma del pieno sostegno ai negoziati con Bruxelles e con la promozione di conferenze intergovernative a ciò dedicate.

Dir politico Alessandro ZORGNIOTTI