Il Ministro dell’Economia, Cultura e Innovazione, onorevole Blendi Gonxha, e Kate Ewart Biggs, vice Amministratore delegato e Direttrice delle operazioni internazionali, hanno appena firmato a Kotor, nella Repubblica del Montenegro, l’accordo che autorizza a procedere alla stesura della Strategia nazionale per la new economy della creatività: “L’accordo con il British Council rappresenta una buona notizia per l’Albania”, ha dichiarato l’alto esponente del Governo Rama e nuovo parlamentare del Partito socialista
Il Ministro Gonxha ha annunciato che il piano strategico sarà elaborato da alcuni fra i massimi e più autorevoli esperti britannici e internazionali, tra cui spicca l’onorevole John Newbigin, Ambasciatore del Sindaco di Londra per l’economia artistico/creativa.
Il titolare del Dicastero albanese ha poi specificato che della programmazione faranno parte una serie di riforme legali nei principali settori della new economy della creatività quali: cinematografia, media audiovisivi, diritto delle sponsorizzazioni, innovazione, occupazione giovanile, design e artigianato, turismo culturale e incentivi fiscali e sociali.
Come è stato preannunciato dallo stesso onorevole Gonxha, il primo fondo di questo pacchetto di interventi sarà immediatamente messo in opera per dare esecutività alla strategia, mentre il secondo ciclo di finanziamenti verrà annunciato a ottobre, in occasione della Conferenza sul Processo di Berlino che sarà celebrata a Londra.
L’iniziativa in oggetto è sostenuta inoltre dalla Banca Mondiale, attraverso un piano dedicato alla promozione dell’occupazione giovanile nei settori della cultura e dell’innovazione.
L’onorevole Gonxha ha concluso ribadendo che “questo è un momento importante per l’Albania, un passo concreto verso un nuovo modello economico, che investe nel capitale umano e afferma l’identità e l’energia creativa del nostro Paese sulla scena internazionale, attraverso la costituzione di filiere negli ambiti delle coproduzioni e delle produzioni condivise. È possibile conseguire un aumento di 700 milioni del nostro prodotto interno lordo, che si accompagneranno alla creazione di 70.000 nuovi addetti in ambiti labour intensive ad alta qualificazione”.





