Una notizia che spalanca i cuori in una fase segnata dall’atteso armistizio fra Hamas e il Governo Israeliano. Il Paese delle Aquile, benché meno ricco di molti suoi partners occidentali industrializzati, conferma la propria vocazione umanitaria già venuta in evidenza nei confronti degli Italiani durante il covid e delle popolazioni afghane e ucraine

In altrettanti messaggi condivisi sui social media, il Premier Edi Rama e il Ministro della Sanità Albana Kociu hanno annunciato l’arrivo del bambino che era giunto in aereo all’aeroporto internazionale di Rinas, e da qui trasportato nell’ospedale universitario “Madre Teresa” dove ha ricevuto le cure necessarie.
Allo Scalo, al momento dell’arrivo del piccolo e della sua famiglia, erano presenti l’onorevole Albana Kociu, il Capo del Centro medico nazionale di emergenza Skender Brataj e il Direttore generale dell’Agenzia nazionale della Protezione civile Haki Ciako.
“Una famiglia sfollata da Gaza ha trovato un rifugio sicuro e accogliente in Albania. Il bambino di un anno, che aveva bisogno immediato di cure mediche, è assistito con grande successo dallo staff del centro ospedaliero Madre Teresa “, hanno dichiarato Rama e Kociu.
“Esprimo un ringraziamento non solo personale all’Organizzazione mondiale della sanità, all’Unione europea, alla Direzione generale dell’Agenzia nazionale per la Protezione civile, al Centro medico nazionale di emergenza e ai funzionari del Ministero degli Interni per il contributo a questa missione umanitaria”, ha proseguito il Ministro Kociu.
“Il bambino era arrivato con problemi respiratori, che erano evidenti fin dal primo momento in cui ci è atterrato all’aeroporto. Abbiamo effettuato gli esami opportuni per capirne il livello di gravità. Adesso è completamente sotto controllo, sta meglio e sta assumendo le medicine giuste. Crediamo che tra qualche giorno potrà essere dimesso e riabbracciare la famiglia”, ha precisato la pediatra Mirela Kole. Il padre, il fratello e la sorella del piccolo sono stati accolti nel centro profughi della capitale Tirana, dove sono stati offerti loro i servizi essenziali incluse le cure di uno psicologo.




