ALBANIA, TOTALE LIBERALIZZAZIONE PER I PICCOLI IMPIANTI IDROELETTRICI

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L’Ente di regolamentazione dell’energia (Ere) ha posto in consultazione pubblica un innovativo modello di accordo per l’acquisto di elettricità, che può essere instaurato tra il Fornitore del mercato libero (gruppo Oshee) e i produttori primari, ossia gli impianti idroelettrici di potenza fino fino a 15 megawatt

Il nuovo accordo concede la possibilità alle centrali di capacità minore di vendere l’energia generata sul mercato libero, con l’obiettivo di incentivare una stagione di investimenti diffusi così da accrescere incidenza e capillarità delle fonti rinnovabili sul totale del fabbisogno generale soddisfatto.

Tale accordo è stato redatto dal soggetto Fornitore del libero mercato in qualità di titolare dell’obbligo del servizio pubblico di acquistare energia elettrica da fonti rinnovabili, in conformità alla normativa quadro vigente. Il venditore mette a disposizione dell’acquirente le previsioni e i programmi di produzione, entro il primo agosto dell’anno in corso, nonché la previsione su base mensile della produzione per l’anno successivo.

“Il venditore ha il diritto di scambiare tutta l’energia prodotta dall’impianto di generazione, a condizione che entro il primo agosto dell’anno in corso comunichi all’acquirente che tutta l’energia prodotta per l’anno successivo sarà ceduta sul libero mercato”, si legge nel testo del documento.

L’attuale contratto prevede che il soggetto Fornitore acquisterà il cento per cento di energia prodotta dagli impianti idroelettrici con capacità installata fino a 15 megawatt, a un prezzo fisso che attualmente è di 10 Lek, ossia 10 centesimi di Euro, per kilowattora.

Secondo i regolatori, le innovazioni sono necessarie a causa dei cambiamenti giuridici e normativi, degli sviluppi nel mercato energetico, dei problemi incontrati durante l’attuazione del contratto attuale, dell’esigenza di adattarsi alle migliori pratiche del settore e alle raccomandazioni dei soggetti controllori.

La bozza di contratto è inserita nel processo di consultazione pubblica dei soggetti interessati, tra cui l’Associazione dei Produttori e il Ministero delle Infrastrutture e dell’Energia (MIE), in conformità al regolamento sulle procedure di notifica degli atti approvati dall’Ente di regolazione.