Oltretutto si tratta dei due quesiti che hanno raccolto il numero maggiore di adesioni, soprattutto tra i giovani.
Viceversa passano i referendum sulla giustizia che intendono sfruttare uno dei momenti di massima delegittimazione della magistratura (provocata più dalla politica che dalla magistratura stessa) per infliggere l’ennesimo colpo all’autonomia dei giudici e che, soprattutto, intendono salvare il culo dei politici ladri e di molti colletti bianchi proprio quando stanno arrivando i miliardi del Pnrr.
In pratica non si voterà su un referendum che avrebbe colpito i delinquenti (quello sulla cannabis) ma si voterà su due quesiti (modifica custodia cautelare e abolizione legge Severino) che, in caso di sì, garantiranno a qualche potente o lo stop al carcere preventivo o, addirittura, il ritorno in Parlamento nonostante le condanne.
Sono mesi che parlo di RESTAURAZIONE in atto. Oggi dico che viviamo in uno Stato canaglia!


