OLEN CESARI: L’ARTE NON PUÒ FERMARE LE GUERRE, MA PUÒ MOBILITARE LE COSCIENZE E LA VERITÀ CONTRO LA PROPAGANDA”
Il violinista di fama mondiale, originario di Durazzo, torna nella sua amata Tirana il 5 e 6 maggio al palazzo dei congressi: “Il successo virtuale sui social rimane effimero, soltanto sacrificio e studio continuo fanno la differenza duratura”
A meno di 48 ore dall’atteso concerto del violinista Olen Cesari, indiscusso poeta di questo strumento ad arco che padroneggia con maestria unica moltiplicando note e vibrazioni, abbiamo avuto il piacere e il privilegio di condividere con lui una significativa audio intervista.
Un colloquio nel quale Olen si sofferma sulle caratteristiche dell’evento, sul livello degli ospiti artistici che lo affiancheranno nelle singole interpretazioni – tra le quali Fiorella Mannoia direttamente nel palazzo dei congressi di Tirana – e sugli scenari di attualità generale i cui andamenti stanno condizionando inevitabilmente le influenze e le tendenze artistiche in tutti i settori.
“Il concerto del 5 e 6 maggio impegna un centinaio di persone e vede coinvolte numerosi enti e istituzioni che ringrazio della fiducia nei confronti miei e del mio gruppo di lavoro. Sono queste le manifestazioni che favoriscono il ritorno alla normalità dopo la tragedia della pandemia e a cui è seguito il dramma umanitario, sociale ed economico di questa assurda guerra russa contro il Popolo Ucraino. L’arte non può risolvere conflitti di questa portata, però può aiutare a ristabilire e divulgare la verità contro la propaganda, la giustizia contro la prevaricazione. Per me il dolore è doppio, perché storicamente i più grandi compositori e musicisti sono di origine russa, e questo deve indurre chi ha il potere di decisione a contrastare e isolare efficacemente il governo russo, consentendo allo stesso tempo alle migliori energie civili e culturali del popolo della Russia di affrancarsi una volta per tutte dal dominio di questa dittatura che lo ha trascinato nell’attuale conflitto”.
Una considerazione finale sulle origini della carriera e del successo, nel corso della quale Olen è stato omaggiato dell’Abbecedario con dedica del Banchiere scrittore Beppe Ghisolfi, pioniere dell’educazione finanziaria e dell’importanza di ricordare sempre come la parola “successo” arrivi dopo la parola “sudore”, a differenza dell’ordine del dizionario.
“Anche se nel mondo social questa realtà sembra essere stata sovvertita, il successo virtuale rimane comunque qualche cosa di stagionale ed effimero. La fatica e il sacrificio, la formazione continua e l’educazione seguitano a marcare la differenza nel medio e lungo periodo”.
Dir. politivo Alessandro ZORGNIOTTI




