Il Primo ministro Edi Rama si appella alla diaspora albanese in Italia e in Grecia: la bassa tassazione sui redditi personali e i più alti salari reali, ancorati alla maggiore produttività del settore ricettivo, offrono condizioni non più troppo diverse da quelle presentì nei Paesi circostanti
Il Presidente del Consiglio dei ministri ha condiviso in data odierna un articolo della rivista economica “Monitor”, in cui si sottolinea che gli stipendi offerti nel campo dei servizi turistici sono oramai complessivamente competitivi con le realtà vicine di Italia e Grecia.
Attraverso un post sui social network, l’onorevole Rama ha affermato che lavorare nel turismo in Grecia o in Italia o in qualsiasi altra parte dell’Europa, come emigrante Albanese, non è più una scelta migliore di quella di rimanere a lavorare in Madrepatria: “I salari significativamente aumentati e le tasse e spese molto più basse che altrove, rendono oggi il lavoro nel settore del turismo locale una scelta perfettamente concorrenziale con i Paesi circostanti”.
Il Premier ha anche proposto alcuni frammenti dell’articolo della rivista “Monitor”, notoriamente indipendente e imparziale.
“Ecco perché ho scelto di pubblicare qui il suo articolo come voce del tutto indipendente, che conferma ciò che cerco di ripetere da tempo”, ha detto il Primo Ministro.
La stagione turistica di quest’anno sta affrontando un importante cambiamento nel settore ricettivo: aumenti salariali che hanno contribuito a risolvere il problema persistente della carenza di manodopera, attirando più lavoratori stagionali e migliorando la qualità dei servizi.
“Non sono state risolte tutte le questioni al 100 per cento, ma siamo messi molto meglio delle stagioni precedenti, e per talune qualifiche professionali gli stipendi sono oramai più alti di quelli ricevuti dagli impiegati di banca, superando i 900 euro al mese netti – precisa con giusto orgoglio l’onorevole Rama – Tutti gli alberghi e le imprese che hanno gestito seriamente questa stagione sono stati indotti ad aumentare il livello salariale medio per venire incontro alle esigenze di una clientela alto spendente”.
Un’evoluzione per effetto della quale anche I connazionali della diaspora scelgono di ritornare durante la stagione, non solo per le vacanze, ma anche per lavorare con salari paragonabili a quelli dei Paesi europei di emigrazione: “Scelgono di lavorare in professioni come cuochi, chef o manager, dove i salari sono cresciuti in termini reali. Il costo del tenore di vita in Albania, che è più basso che in altri Paesi europei, è un fattore importante in questa scelta”, conclude il Premier Rama.



