Alzheimer e demenze, numeri in aumento

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CASATI (PD): “NUMERI IN AUMENTO: LA LOMBARDIA NON RESTI INDIETRO. SERVE UN PIANO AGGIORNATO”

“Nel nostro Paese ci sono 1 milione 480mila persone con demenza, destinate, secondo le stime, a diventare 2 milioni 300mila entro il 2050: ben il 55% in più rispetto a oggi. In Lombardia si stimano oltre 190mila pazienti affetti da demenza, cui si aggiungono circa 160mila persone con decadimento cognitivo lieve (Mild Cognitive Impairment).

Numeri destinati a crescere in ragione del progressivo invecchiamento della popolazione. Di fronte a questi dati, Regione Lombardia deve attrezzarsi al più presto per reggere a un impatto sociale ed economico che sarà davvero importante.

Per questo ho presentato un’interrogazione a risposta scritta per fare il punto sugli interventi regionali per la presa in carico delle persone affette da demenza e malattia di Alzheimer e sollecitare la Giunta a dar seguito ai nostri ordini del giorno approvati nei mesi passati dal consiglio regionale”, lo fa sapere Davide Casati, consigliere regionale del Pd e componente delle Commissioni III Sanità e IX Sostenibilità sociale.

Negli anni scorsi sono stati predisposti alcuni importanti strumenti normativi, tra cui l’adozione del Piano di attività triennale 2024-2026 per l’utilizzo del Fondo Alzheimer e demenze, con una dotazione complessiva pari a 3.923.877,15 euro, la definizione delle caratteristiche dei Centri per i disturbi cognitivi e demenze (Cdcd) e della loro organizzazione in rete e il documento tecnico ‘Gestione della persona con disturbi cognitivi e demenze’, con cui sono stati individuati i Cdcd lombardi.

“Ora ci sono alcune azioni da mettere in campo al più presto, concentrandosi su prevenzione e diagnosi precoce, il potenziamento dei Cdcd e l’integrazione ospedale–territorio. All’interno dei nostri ordini del giorno sul tema sono contenute chiare indicazioni sul da farsi: formazione dei medici di famiglia, accessibilità ai servizi e coinvolgimento delle associazioni di pazienti per quanto riguarda la prevenzione e la diagnosi precoce e, a livello organizzativo, anche sull’integrazione del geriatra in pronto soccorso e ambulatori di ospedali e Case di comunità, oltre che del sostegno alle Dementia Friendly Community per sensibilizzare sull’importanza dell’inclusione delle persone con demenze e decadimenti cognitivi”, prosegue il dem.

Nello specifico, con l’interrogazione Casati chiede “quali iniziative intenda adottare la Giunta per aggiornare e attuare il Percorso diagnostico–terapeutico assistenziale regionale in maniera uniforme sul territorio lombardo, con particolare riferimento alla stratificazione dei pazienti in base all’indice di fragilità, alla diagnosi precoce e alla multidisciplinarietà della presa in carico e gestione dei pazienti; se intende definire un Piano regionale demenze aggiornato, in modo da assicurare ai pazienti una governance attuale e integrata con i più recenti sviluppi scientifici, terapeutici e tecnologici, oltre che garantire equità di accesso alle cure sull’intero territorio lombardo; quali azioni siano previste per rafforzare o istituire la Rete per le demenze, con un ruolo strategico dei Centri per i disturbi cognitivi e le demenze e un modello di integrazione dei servizi sanitari che favorisca la condivisione della pratica clinica e della fruibilità dei dati disponibili; se prevede programmi di formazione multidisciplinare all’interno dei Cdcd (neurologia e geriatria e altre figure non mediche) a sostegno di una presa in carico del paziente affetto da Alzheimer e demenza efficace e integrata”.