AMBASCIATRICE VAN HORN: “GLI USA SONO FORTUNATI AD AVERE ALLEATI PREZIOSI COME GLI ALBANESI”

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L’alta diplomatica facente funzioni degli Stati Uniti a Tirana, onorevole Nancy VanHorn, ha elogiato ieri, in occasione delle celebrazioni per l’anniversario della Indipendenza, la partnership con Washington, con un richiamo espresso agli esiti del più recente vertice della NATO conclusosi con l’impegno a riservare progressivamente, per gli ambiti della sicurezza e della difesa, una quota pari a regime al 5 per cento del prodotto interno lordo

In occasione dell’evento organizzato dall’Ambasciata statunitense per il 249esimo anniversario dell’Indipendenza americana, sua eccellenza VanHorn ha ribadito che “gli Americani onorano il 4 luglio 1776, il giorno in cui i nostri antenati firmarono la Dichiarazione di Indipendenza, a coronamento di una storia che inizia prima di quel giorno e comincia attraverso l’azione degli Eroi che hanno combattuto per essa, dando vita al più grande esercito che il mondo abbia mai conosciuto. Questa sera celebriamo non solo il 249esimo compleanno dell’America, ma nello stesso tempo festeggiamo il 250esimo anniversario dell’Esercito, della Marina e del Corpo dei Marines degli Stati Uniti, la cui leadership ha aperto la strada a un mondo più libero, pacifico e prospero”.

Adesso, però, gli scenari sono diventati più complicati e articolati, e richiedono uno sforzo che sia corale e fondato su una convergenza di responsabilità: “Non possiamo farcela da soli – ha ribadito Van Horn – I nostri leader stanno adesso tornando a casa dal vertice della NATO svolto all’Aja, dove gli Alleati si sono impegnati a investire il 5 per cento annuale del proprio PIL in requisiti, innovazioni e infrastrutture fondamentali per la difesa e la sicurezza, che attengono prima di tutto alla conservazione dei valori e dei principi ispiratori e fondatori della comunità atlantica”.

Con un ulteriore punto di riflessione, svolto nel corso della celebrazione in Tirana, è stato posto l’accento sulla collaborazione tra le forze albanesi e quelle americane nel quadro dell’esercitazione “Defender-Europe”: Van Horn, facendo esplicito richiamo alla comunione che caratterizza le relazioni binazionali sul piano anzitutto umano oltre che doverosamente istituzionale, “e in ciò desidero qui ricordare, non senza commozione, la storia di un soldato albanese ucciso in azione mentre prestava servizio al confine degli Stati Uniti, quasi un decennio fa. Egli ha lasciato una bambina, oggi una giovane donna, e al signore che mi ha raccontato questo emblematico episodio ho pregato di dirle quanto apprezziamo il sacrificio di un padre così nobile e coraggioso. Questo è solo un esempio dei tanti sacrifici in cui gli Albanesi si sono prodigati per proteggere le nostre libertà e per costruire un mondo più pacifico. Siamo fortunati ad avere un alleato come l’Albania. Insieme possiamo crescere i nostri figli in sicurezza, per un futuro in cui potranno godere di quei diritti inalienabili immortalati nella Dichiarazione d’Indipendenza: vita, libertà e ricerca della felicità”.