Ambulanti, Regione Lombardia vicino a operatori per procedure più snelle

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Assessore Mattinzoli e presidente Senna: tutelare diritti lavoratori

“Procedure semplici e più snelle per gli ambulanti. E soprattutto che si basino sulla sola autocertificazione dei requisiti richiesti a chi già lavora nel settore. Senza, per inciso, ulteriori aggravi e complicazioni per gli operatori del settore del commercio su area pubblica e cioè mercati, chioschi, fiere e edicole. Da quasi 4 anni essi attendono di sapere, peraltro, se i titoli concessori dei posteggi su area pubblica su cui lavorano saranno ancora validi dopo il 31 dicembre 2020″.

Lo dichiarano, Alessandro Mattinzoli, assessore allo Sviluppo Economico e Gian Marco Senna, presidente della IV Commissione Attività Produttive del Consiglio regionale lombardo.
Ambulanti procedure snelleAmbulanti, procedure più snelle

“In un momento di gravissima difficoltà per l’economia e tutti i lavoratori, Regione Lombardia – spiegano – intende tutelare chi ha diritto ad avere certezze. Come tali anche gli operatori economici devono poter fare il proprio lavoro. Il 31 dicembre 2020, infatti, secondo le disposizioni statali vigenti, scadranno, le oltre 66.000 concessioni per i titolari. Di queste circa 22.000 imprese sono in Lombardia. Queste danno diritto di lavorare nei circa 1.600 mercati esistenti e negli oltre 700 posteggi isolati. Sono compresi i chioschi e le edicole su area pubblica”.
Sollecito al Governo

“Siamo certi – proseguono – che le Amministrazioni Locali a partire dai Sindaci dei capoluoghi condividano questa scelta e ne partecipino all’attuazione. Possono farlo anche attraverso un comune sollecito al Governo che con le indicazioni ministeriali previsti dall’art. 181 del D.lgs. n. 34/2020 avrebbe dovuto consentire alle Regioni di procedere entro il 30 settembre scorso”.
Procedure più snelle per gli ambulanti, le Linee guida

“Se queste linee guida non dovessero arrivare entro i prossimi giorni, – concludono Mattinzoli e Senna – Regione Lombardia, insieme a tutte le Amministrazioni che avranno il compito di attuare necessarie ed eventuali verifiche procederà in autonomia attraverso un percorso autorizzativo il più semplice possibile ipotizzando anche una mera conferma dei titoli ad oggi vigenti, fino ad ipotizzare, vista la grave emergenza sanitaria, la possibilità di concedere la proroga fino al 2032”.