
Nei giorni conclusivi di “.. Raccontiamoci le mafie··”, la rassegna di eventi e iniziative di sensibilizzazione organizzata, quest’anno on line, da un comune della provincia di Mantova, Gazoldo degli Ippoliti, la prefettura illustra i risultati più recenti dell’attività antimafia effettuata dal proprio Gruppo interforze antimafia (Gia), che ha portato il prefetto ad adottare 4 provvedimenti interdittivi nei confronti di altrettante società della provincia attive nell’edilizia.
Risultano più o meno direttamente collegate a clan della ‘ndrangheta – Grande Aracri, Iannazzo Giampà, Giardino – per rapporti di parentela, o legami con persone indagate per reati spia o destinatarie di altre interdittive.
Le 4 emesse dal prefetto di Mantova nel mese di settembre sono il frutto dei controlli effettuati dal Gia della prefettura su imprese che avevano chiesto l’iscriziono o il rinnovo dell’iscrizione alla white list, l’elenco delle imprese del territorio certificate “mafia-free” tenuto dalla stessa prefettura, imprese che possono essere controllate in ogni momento ed eventualmente cancellate dalla lista se sospettate di condizionamenti mafiosi.
Condizionamenti pervasivi e al tempo stesso “sotto traccia”, sottolinea la prefettura, che parla del tentativo dei clan di mimetizzarsi nel territorio operando attraverso prestanome o collegamenti con società che hanno sede in altre province.
È il caso del fenomeno in crescita dell’uso del distacco di dipendenti come strumento formalmente legale in realtà finalizzato ad aggirare i controlli antimafia, come è emerso dalle indagini che hanno preceduto una delle interdittive.
Le verifiche sono partite infatti da Belluno dopo la stipula di un protocollo di legalità per accertamenti sulle ditte che partecipano ai lavori per i Mondiali di sci Cortina 2021.
L’accesso ai cantieri ha fatto emergere la presenza di lavoratori con gravi precedenti penali rilevanti sotto il profilo antimafia, dipendenti di una società mantovana e distaccati appunto nel cantiere in questione, con l’obiettivo – si ipotizza in questi casi – di prendere il controllo della manovalanza e imporre ditte affiliate, ad esempio per il nolo a freddo.
Un esempio in più che dimostra, aggiunge l’ufficio territoriale del governo di Mantova, l’importanza dello scambio informativo tra le prefetture, fondamentale per riconoscere e prevenire i tentativi di infiltrazione della criminalità organizzata.


