Anche nel 2025 continua la crescita del Private Banking in Italia

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Anche nei primi tre mesi del 2025 il Private Banking (i consulenti finanziari che seguono clienti con patrimoni sopra i 500.000 euro) cresce del 6% circa, riscattando rapidamente il lieve calo registrato a fine 2024

La diminuzione dei consumi da un lato, dall’altro un positivo andamento del mercato hanno permesso al segmento Private di chiudere il trimestre all’insegna della soddisfazione. La raccolta netta cresce di oltre il 4%; secondo alcune stime a fine anno potrebbe registrare un’ulteriore crescita di quasi il 5%.

La quota di patrimonio delle famiglie facoltose seguita dal Private è aumentata regolarmente arrivando al 64% circa , segno che gli intermediari hanno saputo cogliere adeguatamente i bisogni della loro clientela.

Negli ultimi anni il valore della ricchezza finanziaria assegnata dai Paperoni al Private Banking è cresciuta mediamente del 4% all’anno; il doppio della crescita registrata dalle famiglie che non si sono rivolte ai Private Banker per l’amministrazione dei propri risparmi; e il Private Banking registra così uno sviluppo superiore rispetto a canali distributivi meno focalizzati sulla gestione della ricchezza finanziaria.

La crisi non ha scalfito la propensione della clientela Private ad investire in prodotti finanziari alternativi alla liquidità in un contesto complesso dove il numero di risparmiatori che detengono il 100% dei propri risparmi in liquidità tende a diminuire ma resta intorno a percentuali elevate.

Per chi detiene ricchezza finanziaria oltre i 500.000 euro aumenta la capacità di produrre nuova liquidità che viene indirizzata e allocata in strumenti del risparmio gestito. Ad Aprile è arrivata un’altra conferma e cioè che i fondi comuni continuano ad essere molto presenti nei portafogli dei clienti seguiti dai Private Banker con una netta preferenza per i fondi azionari e per quelli bilanciati.

In recupero anche gli obbligazionari ,mentre si sono portati in territorio negativo i monetari. 

E’ inoltre sempre il segno meno a caratterizzare il saldo dei flessibili ma con un netto miglioramento rispetto al mese precedente. Continua anche il corso positivo per gli investimenti in prodotti assicurativi che rimane il più alto per tutti gli operatori confermando la propensione per questa componente di portafoglio durante i periodi di incertezza , visti come meno aleatori e forma di protezione del patrimonio.

Francesco MEGNA