E’ ancora in azione la detective Kim Stone con la sua squadra in questo settimo giallo a lei dedicato, romanzo particolare improntato ad una cruda realtà di periferia inglese con persone legate al mercato del sesso, della prostituzione, dell’adescamento di minori e, più in generale, al “possesso” di esseri umani mirato allo sfruttamento degli immigrati, ricattati, sfruttati e verso i quali viene spesso commessa ogni sorta di atrocità per il vile denaro
La vicenda inizia con il ritrovamento di un neonato fuori dall’ingresso dello stabile della polizia, in un freddo giorno innevato, da parte di Kim; si sviluppa con la scoperta del cadavere di una prostituta e prosegue con altri tre omicidi, tutti legati al mondo della prostituzione del quartiere di Hollytree.
Qui insiste anche una fabbrica di borse dove lavorano molti immigrati rumeni apparentemente a norma ma con troppe piccole cose che non quadrano agli occhi di un attento osservatore: difficoltà di avvicinarli ed interrogarli, costretti ad entrare ed uscire da lavoro con un pulmino che poi li deposita in una grande casa sempre chiusa, tutti i loro passaporti in mano al direttore…
In parallelo alla scoperta del o degli assassini, prosegue la ricerca della donna che ha abbandonato il neonato; questo che sembra apparire come un gesto disperato si scoprirà essere qualcosa di più complesso… ricerca che parte dalla copertina che avvolgeva lo stesso neonato, la quale riporta un tipico disegno rumeno.
Ci sono poi due altre figure principali che si muovono nell’ombra, ma per gli inquirenti è difficile capire cosa stanno facendo – però il lettore sa tutto! -: Kai Lord, un personaggio solido, pacato, sicuro di sé, ed una donna, Roxanne, dall’apparente alto senso ed interesse sociale a cui apparentemente vengono affidate, nel volontariato, decine di ragazze a cui dare supporto.
Tutto cambia però quando una adolescente inquieta, Ellie – come quasi tutte alla sua età in rotta con una madre troppo protettiva –, decide di muoversi da sola per cercare un’altra via verso la maturità e l’autonomia e si fida/affida a Roxanne, che sembra essere diventata la sua migliore amica, premurosa, attenta, sempre comprensiva, che non solo la ospita a casa sua ma la mette a suo completo agio comprandole anche dei vestiti. Cambia perché non tutto quello che appare poi è e non tutti i comportamenti altrui sono disinteressati. Quando però Ellie scoprirà tutto questo ormai i giochi sono fatti e ci vorrà l’impegno di Kim per prevenirne le catastrofiche conseguenze.
Man mano che le indagini proseguono e vicino ad un ponte viene scoperto un altro cadavere, congelato, con le ossa delle gambe rotte, la lavagna della polizia su cui si scrivono sinteticamente gli avvenimenti che accadono vede i personaggi coinvolti sempre più venire collegati da linee a significare quanto siano intrecciati tra loro tutti questi avvenimenti.
La profondità e l’imperscrutabilità dell’animo umano è però molto difficile comprenderle e scoprirle nei loro risvolti, soprattutto quando si ha a che fare sia con uomini e con donne dal passato difficile e dal carattere ormai “solidificato”, che credono ormai impossibile un altro modo di vivere, un’altra società, una scelta diversa da quella di oggi, per guadagnarsi da vivere.
Qui entra in ballo l’esperienza di Kim, anch’essa con una fanciullezza difficile, che le permette di capire ciò che a molti sfugge o riesce impossibile anche solo immaginare… come il comportamento di Sal e di Gemma, altre due prostitute al centro della vicenda, le quali vengono studiate da Kim con occhi diversi dagli altri, cosa che la porterà a comprendere e risolvere l’intera vicenda.
La Marsons ha venduto nel mondo oltre 4 milioni di copie dei suoi romanzi; tradotta in 28 lingue, in Italia ha vinto il Premio Bancarella 2020.
Franco Cortese Notizie in un click




