In questo terzo thriller della Cleeves, ambientato ancora nell’arcipelago delle isole Shetland, patria dell’ispettore Jimmy Perez, i cadaveri sono relativamente pochi e, nella trilogia, questo a nostro parere è il meno coinvolgente e meno ricco di emozioni, pur restando godibile da leggere
Il giudizio sul romanzo non è del tutto negativo poiché l’autrice è brava, ma forse il ristretto ambiente, i pochi svaghi su quel territorio patria del freddo e del vento e i conseguenti comportamenti piatti ed uniformi dei personaggi rendono leggermente monotono lo svolgersi della trama.
Trama che porta alla luce in pochi giorni tre cadaveri: un’anziana signora, Mima, nonna di Sandy aiutante dell’ispettore, una giovane e molto attiva ed appassionata archeologa, amante del suo lavoro, Hattie, ed “un cranio” scoperto nel corso degli scavi da Hatti e dalla sua aiutante locale, Evelyn, che si scoprirà poi essere appartenente ad un giovane marinaio norvegese… reo di non aver rispettato la donna altrui. Insomma, un intreccio di sentimenti e di personaggi apparentemente senza punti in comune in cui fanno capolino i quasi quotidiani intralci dell’orgoglio e della buona immagine di sé, ed il sempre colpevole denaro.
C’è un paradosso legislativo della giustizia scozzese-britannica che non ci convince: se per sbaglio colpisci, senza dolo quindi, una persona innocente mentre sei a caccia (di conigli nel caso di questa narrazione) non sei punibile e non vai neppure sotto processo, quando ci pare che, in Italia ma anche in molte altre nazioni, sarebbe obbligatoria un’imputazione di omicidio colposo o preterintenzionale!
Il racconto inizia con un parto, la nascita di una nuova vita da mamma Anna e papà Ronald, famiglia importante nelle indagini, come lo è anche l’altra famiglia, i genitori ed i nonni di Sandy, in qualche modo intrecciati con queste morti, che scombussolano, ovviamente, il giovane poliziotto.
La verità è nascosta molto in profondità sia nelle apparenze delle cose – quindi poco intuibile al lettore – sia nell’animo umano, difficilmente accettabile anche per il responsabile degli omicidi e per chi, in un modo o nell’altro, ha intuito e non è intervenuto non avendo sufficienti prove a sostegno, ma solo sospetti difficili da esprimere e manifestare.
L’ispettore Perez, sornione e curioso come sempre, è contemporaneamente alle prese con il suo innamoramento per Fran e la di lei piccola Cassie, e porta madre e figlia a conoscere i suoi genitori e la terra dove è nato, l’isola di Fair, minuscola e isolata, posta all’estremo sud dell’arcipelago; situazione che, più che intralciarlo, lo rilassa e gli dà la concentrazione necessaria per venire a capo dell’intricata faccenda ed arrestare, come sempre, il colpevole.
Franco Cortese Notizie in un click



