ANTISEMITA A CHI?

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Io non sono un antisemita. Non lo sono mai stato. Sono stato, sono e sarò un fervente antifascista e già questo dovrebbe collocarmi agli antipodi dell’antisemitismo. Mentre, paradossalmente, molti di quelli che oggi appoggiano gli esecutori di un infame genocidio, in Italia come in Germania, sono i discendenti ideali di coloro che l’antisemitismo applicarono, facendo diventare la soppressione e la morte un ciclo industriale.
Insomma, sentirsi dare dell’antisemita da chi ha nostalgie neppure nascoste per Mussolini e per il regime autore delle leggi razziali, appare quanto meno strano o illogico. Eppure chest’è. In verità l’antisemitismo, da quando possiedo il dono della ragione e un decente bagaglio informativo, mi ha sempre indignato. Ma, va detto, mi ha indignato tanto quanto mi fa indignare ciò che sta accadendo a Gaza.
Ed è singolare, o almeno così appare, che gli autori di una delle più rivoltanti caccia all’uomo della storia, tutta basata su princìpi razziali, religiosi e di illegale occupazione di terre e alimentata da odio, anch’esso razziale, da arrogante sicurezza di impunità, siano i discendenti delle vittime della Shoah. In parole povere: i discendenti delle vittime della Shoah sono gli autori della sua riedizione sotto altro nome, e sono difesi dai discendenti ideologici dei responsabili, dei carnefici della Shoah.
Quindi: essere contro un governo criminale e genocidiario equivale, nella sostanza, alla contrarietà al fascismo e al nazismo. Non è antisemitismo, è esercizio di pura coerenza. Ho odiato i fascisti e i nazisti tanto quanto oggi avverso Netanyahu e la sua compagnia di criminali. Tanto quanto avverso una parte importante di un popolo che pur essendo stato vittima di odio razziale, che pur avendo nel suo DNA una delle pagine più tristi della storia umana, non esita a ripetere, a danno di altri popoli, le nefandezze di cui fu vittima.
Credere che tutti gli israeliani siano coinvolti nei crimini è stupido. Credere che molti di loro siano coinvolti, insieme al loro governo, in quegli odiosi crimini, è verità
. Essere contro il sopruso, la pianificazione e l’attuazione della cancellazione di un popolo intero; essere contro i genocidi, da qualunque parte vengano, essere contro un massacro, contro gli spari a ‘ndo cojo cojo, contro l’uso della fame come arma di distruzione di massa; essere contro le nefandezze in atto e i piani di lottizzazione immobiliare di Gaza; non è antisemitismo, è umanità.
Difendere quelle belve è contro l’umanità, ed è contro tutto ciò che distingue il genere umano dai virus.
Giancarlo Selmi