Domani, giovedì 30 ottobre, la sala conferenze del Ministero per l’Europa e gli Affari esteri della Repubblica d’Albania ospita la terza edizione della Conferenza plenaria indetta dal Centro per gli studi e le pubblicazioni Arbereshe, diretto dalla Professoressa e ricercatrice accademica Diana Kastrati
(Fonte: Centro studi e pubblicazioni Arbereshe) Si svolge questo giovedì la terza Assemblea di Studi Arbereshe, che con una periodicità biennale rappresenta il più importante evento di studi organizzato dal Centro di Pubblicazioni, che quest’anno celebra inoltre il suo quinto anno di esistenza operativa.

L’argomento principale è la “Narrativa del passato e del presente nella Diaspora, tra Dialettica e Patria, tra Arbereshe e Albania”. Saranno messe in evidenza le scuole di pensiero che focalizzano questo rapporto fra la madrepatria Albania e la comunità Arbereshe, sottolineando le dimensioni complesse della Diaspora e del Paese d’origine.

Negli studi svolti nel corso degli ultimi decenni, il concetto di Diaspora si è allontanato dalle origini terminologiche iniziali, includendo un termine molto più complesso e più dinamico, sfidando i concetti tradizionali di identità, appartenenza, cultura e patrimonio. Se storicamente il concetto di Diaspora portava con sé il significato dello spostamento è dell’emigrazione dalla madrepatria, oggi questa parola riassume forme più complesse di relazioni tra luogo di origine e luogo ospitante, come nel caso dell’Italia e del Mezzogiorno italiano, che svolgono un ruolo di formazione e sviluppo delle Diaspore.

L’intellettuale e pensatore Antonio Bellusci, nell’articolo intitolato “Le tre Patrie”, affermava che l’identità culturale degli Arbereshe aveva riassunto le “tre Patrie”: Albania per lingua e tradizioni, Grecia per riti religiosi greco/bizantini e Italia per cittadinanza e il luogo vissuto. Gli sforzi delle comunità Arbereshe per mantenere vivi i legami con l’Albania, e viceversa, sono stati sempre più persistenti, consentendo di andare oltre il semplice aspetto nostalgico e di valorizzare le relazioni italo/albanesi in una visione dinamica e prospettica.
Nella foto di apertura: la Direttrice esecutiva Diana Kastrati con il professor Gioacchino Desiderio, cultore della tradizione Arbereshe



