Arriva il Grande Fratello Fiscale: così il “governo dei migliori”

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«Ancora una volta, con la scusa dell’evasione fiscale, chi lavora e produce sarà sottoposto a rigidi controlli». Giorgia Meloni ha commentato così la norma introdotta dal governo che prevede l’invio quotidiano dei dati dei pagamenti elettronici all’Agenzia delle entrate.

La misura, inserita nel nuovo decreto sul Pnrr, nelle intenzioni dell’esecutivo dovrebbe servire a far emergere le eventuali irregolarità, rendendo più facile incrociare i dati dei Pos con quelli degli scontrini emessi e verificare se ci sono discordanze.
L’occhio del “Grande fratello fiscale” su Pos e scontrini

Nella pratica, però, ha fatto notare la leader di FdI, si tratta dell’ennesimo provvedimento che si concentra, quasi in una forma di accanimento, nei confronti di quel tessuto produttivo diffuso che manda avanti il Paese, mentre l’occhio del fisco continua a dimostrarsi piuttosto distratto rispetto a realtà come le grandi concentrazioni economiche o le attività “apri e chiudi” con cui gli stranieri, giovandosi di strumenti che lo stesso fisco mette loro a disposizione, riescono a sottrarsi del tutto al pagamento delle tasse.