Julian Assange si trova da quasi undici anni in stato di detenzione, di cui quattro in un carcere di massima sicurezza britannico. Non ha ricevuto alcuna reale accusa e senza un giusto processo
Si tratta di una persecuzione giudiziaria che suscita dubbi sullo stato di salute della democrazia nei Paesi occidentali. Abbiamo organizzato oggi un convegno a Roma, dopo numerose iniziative che si sono tenute a Bruxelles, per mobilitare l’opinione pubblica e sensibilizzare le Istituzioni italiane alla sua liberazione.
Grazie alla nostra iniziativa il fondatore di Wikileaks è stato nominato tra i tre finalisti del premio Sakharov 2022 per la libertà di pensiero, un importante riconoscimento che ha riacceso la luce sul suo caso, ma bisogna fare di più perché con Julian Assange è in gioco la libertà di stampa”, così Sabrina Pignedoli, europarlamentare del Movimento 5 Stelle, durante l’evento “Il caso Assange e il diritto alla verità” che si è tenuto a Roma.
“Dopo l’appello per la liberazione di Julian Assange dei cinque giornali internazionali The New York Times, The Guardian, Le Monde, El Pais et Der Spiegel, ci aspettiamo che anche in Italia si apra una breccia per rompere la spirale del silenzio che c’è attorno al suo caso.
I giornalisti possono svolgere un ruolo fondamentale nel risvegliare le coscienze ed è a tutti loro che oggi ci rivolgiamo con la presenza di Stella Assange e tante autorevoli firme.



