ASSOCIAZIONE UTENTI RADIO TV CONTRO BASSETTI, “LE SUE ACCUSE SONO INFONDATE”

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UNA VICENDA INCREDIBILE: L’INFETTIVOLOGO SPORGE QUERELA PER OMISSIONE DI SOCCORSO E VIENE DENUNCIATO PER CALUNNIA E DIFFAMAZIONE
Una vicenda davvero surreale: dall’infettivologo Matteo Bassetti, volto noto e presenza fissa in TV dopo l’epidemia, è arrivata infatti una querela nei confronti di Aldo Azzaro, musicista, editore, produttore e presidente dell’Associazione Utenti dei Servizi Radiotelevisivi. L’accusa, però, è davvero sbalorditiva: si parla infatti di un reato di omissione di soccorso (artt. 110 c.p. e 593 comma 3 c.p.), commesso a Genova il 22 aprile 2024.
Peccato che il presidente Azzaro, a Genova, il 22 aprile non ci abbia messo piede: e quindi di sicuro non può aver commesso il reato in questione. 
Sarà assai agevole, nell’ambito delle indagini, accertare quindi come Matteo Bassetti non abbia riportato alcuna lesione personale e non sia stato vittima di alcuna omissione di soccorso da parte di una persona che quel giorno non si trovava nemmeno in città.
Questa incomprensibile accusa comporta però delle conseguenze: incolpare falsamente qualcuno di un reato che non ha mai commesso costituisce una grave calunnia nonché una grave diffamazione. Specie se, come in questo caso, ci si riferisce a un musicista e presidente di una nota associazione. Da qui prende origine la denuncia, proprio per calunnia e diffamazione, da parte del presidente Aldo Azzaro.
Ora, il presidente Aldo Azzaro ha chiesto alla Procura della Repubblica “di voler utilizzare ogni strumento investigativo consentito dalla legge e dal rito allo scopo di predisporre tutti i controlli necessari ad accertare eventuali responsabilità e fattispecie penalmente rilevanti, quali quelle previste dagli artt. 368 e 595 c.p. e, in caso affermativo, conseguentemente, esperire nei confronti del responsabile Dott. Matteo Bassetti l’azione penale per tutti quei reati che riterrà ravvisabili”.
L’unico rapporto intercorso – indirettamente – tra Aldo Azzaro e Matteo Bassetti si riferisce invece a una diffida, indirizzata nell’aprile 2024 dall’Associazione a RAI e La7, Ordine dei Medici, AGCM, singoli medici e firmata insieme a Codacons e Associazione Articolo 32, in cui si sollevava l’eventualità secondo cui il Bassetti, così come gli altri professionisti indicati nella missiva, avendo ricevuto somme da case farmaceutiche, potessero versare in conflitto di interessi (anche potenziale).
Un fatto completamente diverso, e che di sicuro non integra gli estremi per una qualsiasi denuncia: presentare una diffida come presidente di una Associazione a tutela degli utenti in cui si rappresenta l’eventualità di un potenziale conflitto di interessi (riportato da ufficiali notizie di stampa) non ha in sé infatti nulla di illecito o di illegale, neanche dal punto di vista diffamatorio.