Auto aziendali, Conte: “A lavoro per rimodularla”. Verso rinvio plastic tax

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“Ogni scelta politica, attraverso l’adozione di meccanismi incentivanti o disincentivanti, ha implicazioni molto serie. Dobbiamo agire con attenzione, stiamo lavorando sulla norma sui benefit alle auto aziendali, abbiamo fatto ammenda”. Lo ha detto il premier Giuseppe Conte, intervenendo alla 74esima conferenza del traffico e della circolazione dell’Aci. “Ci siamo resi conto – ha proseguito – che una norma simile rischia di danneggiare il nostro sistema produttivo e, con molta umiltà, ci stiamo lavorando per rimodularla completamente fino a svuotarne l’effetto negativo su un comparto oggettivamente in difficoltà”.

Il governo si sta spostando verso “l’incentivazione di un certo tipo di auto e non la penalizzazione delle altre”, ha spiegato dal canto suo il ministro dello Sviluppo economico Stefano Patuanelli in audizione in commissione Industria al Senato sul programma del Mise. L’aumento delle tasse in questo caso non prevede “un gran tiraggio, non ci sono cifre epocali”, osserva, tuttavia “la rimoduliamo perché abbiamo percepito questa criticità”.

Anche per quanto riguarda la contestata la plastic tax, le modifiche in preparazione da parte del governo vanno verso un sostanziale dimezzamento del prelievo, attualmente a 1,1 miliardi di euro nel 2020 in base alla manovra, ed un’estensione della platea dei prodotti esentati, allargandola oltre ai compostabili anche a quelli con una parte riciclata.

Patuanelli ha inoltre chiesto un rinvio e rimodulazione della plastic tax per diluirla nel tempo e limitarne l’introduzione nel primo periodo ad alcuni specifici prodotti fortemente impattanti sull’ambiente. “Inizialmente la plastic tax era prevista al primo gennaio. Ho chiesto esplicitamente che fosse traslata almeno di sei mesi e visto che comunque incide probabilmente in modo troppo rapido sul nostro sistema produttivo la rimoduliamo per allungarla nel tempo e limitarne l’introduzione nel primo periodo ad alcuni specifici prodotti che sono fortemente impattanti sull’ambiente e che riguardano per esempio le plastiche non riciclabili”, afferma.