Ma il cantautore romano preferisce far parlare i testi dei suoi brani, da quello ‘preso a prestito’ dal poeta romanesco Trilussa, quella ‘Ninna Nanna della guerra’ dove si recita e si canta della “gente che se scanna per un matto che comanna”. Ma anche in ‘Avrai’ si evoca “una radio per sentire che la guerra è finita”. E il pubblico quasi in automatico scatta in piedi e la mente e il cuore vanno alla guerra reale che si sta combattendo non troppo lontano dai confini di casa nostra.
Nella ‘scaletta’ sono compresi trenta brani espressivi di una carriera che è difficile contenere in un solo concerto, sebbene l’evento abbia una durata di oltre tre ore. Si parte con ‘Io sono qui’ e si conclude con ‘La vita è adesso’ in una sorta di ideale passaggio di testimone fra i due brani.


