BALLUKU: “IL CONSIGLIO NAZIONALE DEGLI INVESTIMENTI, ESEMPIO DI DIALOGO FORTE TRA PUBBLICO E PRIVATO”

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La vicepresidente del Consiglio dei Ministri del Governo Rama 4 ha preordinato la cerimonia di festeggiamento del primo decennale di fondazione e operatività dell’organismo collegiale istituito dall’attuale Primo Ministro nel 2015 e nel quale sono riuniti i soggetti politico-amministrativi e le realtà associative più autorevoli, competenti e rappresentative nelle fasi e attività di attrazione, incentivo e attuazione esecutiva degli investimenti di origine sia locale che estera nel territorio albanese

Diana Leka, Segretaria generale del Consiglio degli investimenti 

“Il Paese reale di oggi non ha paragoni con l’Albania di 10 anni fa, grazie alle profonde riforme che hanno dato fisionomica e assetto allo Stato”. Lo ha ribadito l’onorevole Balluku, titolare della duplice delega in tema di Infrastrutture e trasporti e di energia, inaugurando la conferenza plenaria di plauso al decennale di attività del Consiglio nazionale degli investimenti, emblema del livello di trasformazione tutt’ora in corso nella vita pubblica e socio-economica della Nazione: “Questo momento deve essere inteso come un viaggio che ha attraversato profonde e talvolta chirurgiche decisioni di costruzione del concetto stesso di Stato. Provvedimenti spesso dolorosi ma necessari, spesso contestati ma per la maggior parte contraddistinti da risultati misurabili in termini empirici e oggettivi”.

Il saluto di Ines Mucostepa, presidente dell’Unione delle Camere di commercio dell’Albania 

La Vicepremier ha riepilogato “un decennio denso di sfide, sforzi, riforme e grandi successi, con il ruolo importante svolto dalle imprese nazionali ed estere e dal solido rapporto di cooperazione che il Governo Rama, di legislatura in legislatura, ha instaurato fin dal suo mandato iniziale. Il Consiglio nazionale venne lanciato per la prima volta nel febbraio 2014, quando l’onorevole Rama firmò un memorandum d’intesa tra i settori privati e il Governo, per promuovere gli investimenti nazionali ed esteri”. Il memorandum prevedeva, nella fase costitutiva, che la Banca Europea di ricostruzione e sviluppo avrebbe contribuito alla creazione del Consiglio indipendente per gli investimenti, riunendo i rappresentanti delle imprese e fornendo consulenza al Consiglio economico nazionale.

Il logo di Confindustria Albania durante il cerimoniale per il decennale del Consiglio degli investimenti 

Il Presidente di Confindustria Albania Davide Rogai con l’onorevole Balluku e al momento del proprio messaggio di saluto 

Italia protagonista al Consiglio nazionale degli investimenti a Tirana: da sinistra, Mario De Rosa, Addetto commerciale della nostra Ambasciata; Gerta Bilali, Direttrice Confindustria Albania; Silvio Pedrazzi, past CEO di Intesa Albania; Evis Karandrea, board Assist Digital; Davide Rogai

“Le imprese e la loro innovazione continua restano il cuore delle strategie di sviluppo del Paese. Senza un’impresa forte, affiancata da politiche eque, non può esserci crescita né benessere per i cittadini. Per questo, ogni decisione del governo deve riflettere la realtà del mercato, e saperla orientare con saggezza e lungimiranza affinché quest’ultima possa essere accessibile e fruibile dal maggior numero di aziende e di persone – ha proseguito Balluku – Andremo pertanto avanti, comunemente, sulla strada già tracciata di un clima imprenditoriale stabile e competitivo in linea con la nostra visione di integrazione europea al 2030”.

L’onorevole Balluku con l’Ambasciatrice Svizzera Ruth Hunter e con la Direttrice di banca Bers per l’Albania Ekaterina Solovova 

“Il Consiglio per gli investimenti – ha concluso la Vicepresidente del Governo – è diventato un modello di buone prassi che certifica il successo del dialogo tra le Imprese e il Governo, settore privato e partners istituzionali. Oggi l’Albania può vantare una chiara visione nazionale, che è l’adesione alla UE. Questo obiettivo richiede non soltanto una serie di buone politiche economiche e fiscali; richiede una reale cooperazione e un clima favorevole agli investimenti basato sul principio della fiducia tra Istituzioni e settore privato”.