Le nostre spiagge sono anche i nostri confini e in un momento delicato come questo non mi sembra proprio il caso di svendere i nostri confini nazionali. Tra l’altro vi è mancanza di reciprocità. Le PMI italiane non possono partecipare alle aste in Spagna, Portogallo e Croazia ma loro con questa legge potrebbero partecipare alle nostre.
Vanno inoltre rispettati contratti e accordi. Se qualcuno ha preso una spiaggia qualche anno fa e gli accordi dicevano che la concessione sarebbe durata fino al 2033 non puoi cambiare le regole in corsa, dopo che si è investito, messo a norma, valorizzato un tratto di costa che molto probabilmente era disastrata. Questo è un pessimo segnale per chi vuole investire in Italia. Uno dei tanti pessimi segnali per chi fa impresa in Italia. Non si tratta di difendere dei privilegi ma di rispettare un principio”.



