Per Pier Luigi Boschi, all’epoca vice presidente dell’istituto di credito aretino, padre della ex ministra del governo Renzi Maria Elena, attuale capogruppo di Italia Viva alla Camera, il sostituto procuratore Masiello ha chiesto la condanna a 12 mesi, così come per Luciano Nataloni, Claudia Bugno e Luigi Nannipieri. Per le altre posizioni sono stati chiesti otto mesi per Daniele Cabiati, Carlo Catanossi, Emanuele Cuccaro; nove mesi per Alessandro Benocci, Claudia Bonollo, Anna Nocentini Lapini, Giovanni Grazzini, Alessandro Liberatori e Ilaria Tosti; dieci mesi per Claudio Salini.
Dopo le requisitorie delle parti civili, le arringhe dei difensori sono previste per le udienze dell’11 e 12 maggio. Entro il mese di maggio è attesa la sentenza che sarà emessa dal giudice Ada Grignani.
Le consulenze finite nel mirino della Procura sono quelle che vennero affidate per valutare, analizzare e poi avviare il processo di fusione con un istituto di elevato standing. Le autorità bancarie, infatti, avevano richiesto di approfondire la possibilità di una fusione con la Banca Popolare di Vicenza, operazione che poi non si concretizzò


