Il vertice del gruppo cassa di Ravenna consegue, sulla base di un consenso unanime, la riconferma alla guida dell’associazione che riunisce il mondo degli istituti di credito: “Il risparmio diffuso è il nostro fattore di sviluppo e ripresa, ma ora servono incentivi fiscali”
Con un voto per acclamazione, il presidente in carica dell’Associazione bancaria Italiana, Antonio Patuelli, è stato riconfermato alla guida dell’istituzione che riunisce il settore degli enti creditizi, caratterizzato da un contesto di concorrenza dinamica e di diversificazione territoriale, dimensionale e giuridica.
La cerimonia di investitura ha avuto luogo in occasione dell’assise svolta a Roma alla presenza del Governatore della Banca d’Italia, Ignazio Visco, e del Ministro dell’economia e delle finanze, Daniele Franco.
Dal mondo politico, istituzionale, datoriale e sindacale sono giunti attestati di plauso, congratulazioni e auguri per quella che si configura, per il Presidente Patuelli, come una autentica missione sullo sfondo di uno scenario caratterizzato da alta inflazione, soprattutto importata, e da sempre nuove regole sovranazionali poste a carico del settore creditizio, non ultimo il prospettato vincolo che potrebbe culminare nell’obbligare le Banche a conteggiare, in sede di redazione dei propri bilanci, le componenti connesse all’impatto climatico.
Da qui, come è stato argomentato dallo stesso Patuelli, la necessità che l’Italia svolga un ruolo più protagonista nell’Unione Europea, al fine di co-determinare in maniera efficace le decisioni che dovranno poi essere in concreto applicate dagli operatori economici e finanziari.
Il focus è stato dedicato al rischio prodotto dall’inflazione nei confronti del risparmio non investito delle famiglie, per il quale non esiste alcun meccanismo di rivalutazione a differenza di salari e pensioni, quindi occorrono iniziative che permettano investimenti informati e in grado di difendere la ricchezza monetaria accumulata dalle famiglie contro le variazioni in aumento del livello dei prezzi, agendo in questa direzione con la leva degli incentivi fiscali.
Dir. politico Alessandro ZORGNIOTTI




