BARILLA VERSO LA FRANCIA: E ALLORA IL MADE IN ITALY?

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CODACONS: DANNO GRAVE PER IL PAESE E MINACCIA PER IL MADE IN ITALY, SE L’AZIENDA SPOSTA IL BARICENTRO DEVE RINUNCIARE AL MARCHIO ITALIANO

 

Il riposizionamento di Barilla di cui fa menzione la stampa, con l’azienda della pasta e dei biscotti di Parma sempre più orientata verso la Francia, rappresenta un danno grave per il nostro Paese e un’altra seria minaccia per il Made in Italy – che tutti dicono di voler tutelare ma che nessuno, nei fatti, sembra davvero intenzionato a sostenere.
Attacca il Codacons sul caso che riguarda la storica impresa italiana: il Made in Italy non può e non deve diventare uno specchietto per le allodole, un’etichetta vuota, uno strumento per far credere ai consumatori che un’azienda sia ancora italiana quando le cose sono cambiate.
Che per Barilla l’Italia rappresenti ormai quasi un peso, come si capisce da tutta una serie di fatti e dichiarazioni recenti, è ormai certo; ma se l’azienda vorrà davvero ridurre ancora il legame con il nostro Paese, allora dovrà rinunciare al vanto dell’italianità e presentare i suoi prodotti sotto un’altra veste.
Troppo facile spostare il proprio baricentro altrove ma ricorrere al tricolore quando si tratta di alimentari.
Non si possono, infatti, tenere i piedi in due staffe: un’azienda privata è libera di dirottare il proprio business ma non può ammantare i propri prodotti di una veste “italiana” se sede legale, attività, gestione finanziaria parlano un’altra lingua.
L’Associazione auspica un deciso intervento sul tema del governo, che al Made in Italy ha dedicato un ministero e da cui ora ci si aspettano azioni incisive sul punto, così da tutelare il marchio italiano.