Siamo ad Adazi, in Lettonia, nella Base della Nato. Qui è presente un contingente italiano di circa 250 militari. Tra questi c’è anche un plotone di decontaminazione
Un fiore all’occhiello per il contingente italiano di Camp Adazi. A guidarlo è il Maresciallo ordinario Pasquale Simone Montefusco, effettivo al 7° Reggimento Difesa CBRN Cremona, di stanza a Civitavecchia.
“Siamo l’unico assetto presente in Lettonia sotto il Battle Group Difesa Multinazionale. In questo contesto ci addestriamo al fine di decontaminare personale, mezzi e materiali militari e civili in seguito ad una eventuale contaminazione chimica, biologica, radiologica e nucleare utilizzando la struttura di decontaminazione approfondita 8×8 su aps. Il personale contaminato dopo aver effettuato un briefing di procedure decon., si dirige verso la prima stazione decon.
E ripone armi e materiali nella tenda di decontaminazione preposta per la decontaminazione degli stressi con sx34 e vapore ad alta temperatura”. Successivamente il personale prosegue con un primo controllo chimico/radiologico con strumentazione forense e peculiare: Anpdr, Chem pro 100, Identifinder, Rotem, Minirae.



