Il primo ritocco sarà dello 0,25%, mentre l’entità del secondo “dipenderà dalle prospettive aggiornate dell’inflazione a medio termine. Se le prospettive inflazionistiche persisteranno o si deterioreranno, un incremento più ampio in occasione del nostro incontro di settembre sarà appropriato”, ha detto Lagarde.
Oltre settembre, ha continuato, “anticipiamo che un graduale ma sostenuto percorso di ulteriori aumenti dei tassi di interesse sarà appropriato”. “In linea con il nostro impegno per il nostro obiettivo di medio termine del 2%, il ritmo con cui adegueremo la nostra politica monetaria dipenderà dai dati in arrivo e da come valuteremo l’andamento dell’inflazione a medio termine”, sottolinea.
“Il rischio di frammentazione va stroncato sul nascere”
La Bce deve usare la “flessibilità” per “garantire una corretta trasmissione della politica monetaria” tra i Paesi dell’Eurozona ed “evitare un rischio di frammentazione”, ha detto la presidente della Bce, rispondendo alle domande degli eurodeputati.
La frammentazione è un ampliamento degli spread tra paesi non giustificato dai fondamentali.
L’impiego di strumenti “anti-frammentazione”, ha spiegato, è “una condizione preliminare per la corretta trasmissione della politica monetaria e, a coloro che sono preoccupati che ciò possa essere al di fuori del mandato, dico che è proprio al centro del mandato”.
“La pandemia ha lasciato vulnerabilità durature nell’economia dell’area dell’euro che stanno effettivamente contribuendo alla trasmissione non uniforme della normalizzazione della nostra politica monetaria tra le giurisdizioni.



