Il Presidente della Repubblica ha svolto un recente incontro con i vertici dell’Autorità preposta all’informazione sui documenti dell’ex Sicurezza statale
Il Capo dello Stato ha apprezzato l’impegno di questa Istituzione sui temi del confronto non sempre facile con il passato totalitario e ateista dell’Albania, venuto meno soltanto 34 anni fa, mentre ha garantito pieno sostegno alle attività volte all’adempimento delle funzioni attribuite dalla legge.
“Onorando la Storia, invitiamo la nostra coscienza a imparare dagli errori del passato. Dobbiamo costruire un modello di giustizia nella società, che parta dalla rivalutazione di tutte le negazioni violente che sono state perpetrate a danno degli ex perseguitati in Albania – ha evidenziato il Presidente – Anche la posticipata consapevolezza di una cultura di vero pentimento e perdono, da parte degli autori di questa persecuzione, costituisce un ritardo ingiustificabile. Bisogna porre fine all’ipocrisia e alla mancanza di coerenza nell’attuazione di questo modello verificatasi nel corso di questi 34 anni”.
Durante il colloquio, il Capo dello Stato ha sottolineato l’importanza di sensibilizzare e di educare i giovani albanesi che non hanno vissuto in prima persona quel regime: “La nuova generazione deve conoscere il passato, affinché la storia non si ripeta”, ha affermato il presidente Begaj, invitando l’arco costituzionale delle forze politiche a impartire il buon esempio: “Chiedo all’Autorità dei dossier di impegnarsi a verificare per tempo la trasparenza delle figure che si presenteranno alle elezioni parlamentari del prossimo 11 maggio, in modo che gli elettori siano adeguatamente rappresentati da candidature e da aspiranti Deputati che non hanno alcun legame al passato”.




