Il Presidente del Paese delle Aquile, onorevole Bajram Begaj, ha accolto con favore la decisione della massima Assemblea elettiva di Strasburgo di adottare ad amplissima maggioranza la risoluzione sui progressi della Nazione porta dei Balcani per gli anni 2023/2024
Begaj con l’Ambasciatore UE Silvio Gonzato
In un post condiviso sul profilo ufficiale della piattaforma X e di Facebook, il Capo dello Stato ha definito questa deliberazione parlamentare “un sostegno al processo e al cammino di riforme che l’Albania ha intrapreso per entrare a far parte a pieno titolo dell’Unione Europea: “La conferma e il sostegno del Parlamento europeo, con l’ultima risoluzione, imprimono all’Albania l’energia necessaria al progresso delle riforme verso l’adesione alla UE. Dobbiamo esprimere gratitudine verso il lavoro parlamentare e verso la cooperazione in tutte le direzioni e per ogni aspetto della mozione così approvata a larga maggioranza”.
In seguito al dibattito svoltosi nel giorno precedente e all’approvazione avvenuta il 4 giugno da parte della Commissione per gli affari esteri (AFET), il Parlamento europeo ha approvato oggi, in seduta plenaria a Strasburgo, con 502 voti favorevoli sui 686 presenti in aula, la relazione sui progressi dell’Albania per gli anni 2023 e 2024, redatta dall’Eurodeputato austriaco Andreas Schieder.
Begaj con il parlamentare UE Andreas Schieder
“Nella prima relazione di questo mandato sull’Albania, accogliamo con favore i rapidi sviluppi compiuti dal principale candidato all’adesione negli ultimi anni. L’Albania è un partner forte e affidabile in politica estera e ha adottato misure straordinarie in tutti i settori, come la giustizia, la lotta alla corruzione e la tutela ambientale. Per raggiungere l’obiettivo di una piena adesione alla UE entro il 2030, è essenziale continuare a lavorare in modo proficuo, espandendo il modello economico, creando posti di lavoro e migliorando il modello di welfare, nonché attuando una riforma elettorale completa e inclusiva. Il futuro dell’Albania è all’interno dell’UE”, ha dichiarato il relatore Schieder.
