Il messaggio del Capo dello Stato per il 28 Novembre: “Una Nazione indipendente si misura dalla capacità di promuovere la giustizia, il benessere e la qualità dei Cittadini, e dall’attitudine della classe politica al dialogo con la gente”
Il messaggio del Presidente della Repubblica in occasione del 28 Novembre e della Festa della Bandiera Rossonera dell’Aquila a due teste: “Oggi ci riuniamo per onorare la memoria e il coraggio di coloro che oltre un secolo fa dichiararono e realizzarono l’Indipendenza della Nazione e la creazione del nostro Stato”
“In tempi di grandi cambiamenti geopolitici, come furono all’inizio del ventesimo secolo, in un mondo in cui l’Indipendenza di un piccolo Stato sembrava allo stesso tempo poco importante e irraggiungibile, alcuni leader visionari, guidati da Ismail Qemali, non si arresero alle circostanze, ma crearono il proprio momento, il nostro momento. Così, il 28 novembre 1912 la Nazione albanese trionfò dopo secoli di resistenza”.
Con questa riflessione iniziale, il Presidente della Repubblica, onorevole Bajram Begaj, ha dato avvio alla giornata cerimoniale del 28 Novembre e della Bandiera Albanese.

Il Capo dello Stato ha sottolineato che “l’indipendenza dichiarata 112 anni fa è stata, nello stesso tempo, la realizzazione di un sogno precoce di una Nazione che potesse rimanere tale per secoli, con armonia e convivenza religiosa, con ricchezza culturale e non assimilata. Ogni novembre è un riavvio e una continuazione, per costruire con risolutezza i risultati di un Paese che fa parte dell’Europa ed è rinato nel 1912 come Stato indipendente. È proprio questo giorno e momento per ringraziare il nostro amico e alleato storico e strategico, gli Stati Uniti d’America, per il sostegno dato alla nostra Nazione dalla dichiarazione di indipendenza dell’Albania all’indipendenza del Kosovo”.
“Siamo grati agli Stati Uniti, all’Unione Europea e agli altri partners per l’instancabile sostegno alla costruzione e al consolidamento della democrazia e dello Stato di diritto, nonché al rafforzamento delle istituzioni albanesi, in particolare quelle preposte alla giustizia e allo sviluppo”, ha proseguito Begaj.
“L’indipendenza resta una responsabilità da presidiare e tutelare. Il nostro costante impegno a favore di una società basata sulle pari opportunità e sullo Stato di diritto continua. Per ciascuno di noi è tempo di impegni irreversibili, a beneficio dello sviluppo e della prosperità dell’Albania – ha proseguito Begaj – La sfida oggi non è più soltanto la protezione delle frontiere, ma anche la sicurezza, la giustizia, l’economia, l’istruzione, la sanità, la tecnologia, la demografia, la cura dell’ambiente e, soprattutto, il benessere dei cittadini. La nostra indipendenza si misura dalla qualità della vita delle persone, dalle opportunità che creiamo per i nostri giovani, dalla determinazione a migliorare oggi e a creare una visione per un domani promettente”.
Il presidente Begaj ha invitato la classe politica ad avere un dialogo aperto con la gente: “Oggi più che mai la politica deve seguire il buon esempio, e dialogare apertamente con le persone, ascoltare le loro preoccupazioni e aspirazioni. Rivolgete lo sguardo a coloro che rappresenterete! Le prossime elezioni dovranno esprimere una nuova pagina, dove l’interesse del cittadino e il servizio pubblico nei suoi confronti siano collocati al di sopra di ogni altra cosa. Solo così saranno onorati nel modo migliore coloro che hanno dichiarato l’Indipendenza per costruire un’Albania meritevole del proprio posto in Europa e nella famiglia europea”.
L’apertura dei capitoli con l’Unione Europea, oltre che un processo tecnico, è la prova della nostra maturità nazionale: “Questo processo ci impone di rafforzare le Istituzioni, sostenere la giustizia e la Procura speciale SPAK, migliorare la qualità della vita dei nostri cittadini e costruire un’Albania degna degli Albanesi e della famiglia Europea. È giunto il momento di riunirsi e di procedere verso il sogno europeo sempre più tangibile”, ha affermato Begaj, concludendo: “In un mondo denso di conflitti e di sfide, il nostro ruolo non è più quello di un piccolo Paese che segue passivamente questi scenari, ma quello di contribuire e ispirare la loro soluzione. Siamo fedeli alla nostra affiliazione euro-atlantica e ai valori che rappresenta e rimarremo irrevocabilmente impegnati affinché l’Albania continui a contribuire attivamente alla pace, alla stabilità e al dialogo nel nostro Paese, nel Kosovo, nostra regione e in ogni angolo del Mondo dove vive e opera la nostra comunità”.



