In primo luogo perché è compito della politica avere uno sguardo lungo sulle questioni.
E poi di maggior rifornimento di energia a costi più calmierati, come di maggior indipendenza nell’approvvigionamento del gas da altri Paesi, se ne parlava già nel periodo dell’esordio di Tap.
Credo semplicemente che un pezzo del Movimento si sia esercitato con la pratica di governo che è attività molto più complessa del salire su un palco spargendo epiteti e promesse che loro per primi ben sapevano di non poter mantenere.
Ho purtroppo vissuto sulla mia pelle ciò che di violento, poco corretto, intimidatorio e umanamente miserabile il Movimento ha saputo scagliare contro chi invitava chiunque a ragionare sul tema gasdotto.
Come è ben chiaro a tutti che questi signori si sono potuti permettere di distruggere le esistenze altrui dai palchi dei comizi perché a partire dalla comunità politica di cui facevo parte, il PD, non si sono in evidentemente attivati quegli anticorpi necessari a far muro contro populismo, rabbia e incompetenza.
Anzi, si è pensato addirittura di assecondarli, di fomentarli nell’individuare nemici del territorio e dei cittadini, di lisciare loro il pelo per propaganda elettorale e per regolare vecchi conti interni.


