L’indagine che coinvolge la sindaca di Sarzana, Cristina Ponzanelli, in merito all’affidamento dell’appalto per la gestione del Teatro degli Impavidi in relazione al triennio a partire dalla stagione 2021, non può che preoccupare e portare a ulteriori, serie riflessioni circa l’operato della stessa che, ancora una volta, nella speranza che dall’indagine non emergano elementi ancor più gravi, ha dimostrato, assieme alla sua giunta, profonda superficialità e inadeguatezza nel ruolo.
In questo contesto spicca il grave episodio che ha fatto scattare le indagini relativo alla conferenza stampa del 4 ottobre 2021 convocata dalla sindaca assieme ad una delle parti in causa a distanza di più di un mese dalla scadenza del bando per l’affidamento. Pur essendo formalmente legittima, questa scelta è politicamente discutibile e poco consona al comportamento che dovrebbe contraddistinguere un’amministrazione seria e rispettosa dell’imparzialità.
Io ed il PCI siamo e restiamo garantisti: sarà la magistratura a fare piena luce e a stabilire eventuali responsabilità. Tuttavia, il piano politico e istituzionale impone un livello di responsabilità più alto che passa anche dalla scelta di tempi, modi e gesti in grado di evitare qualunque ombra o conflitto di interesse, reale o percepito.
Le istituzioni hanno il dovere di non limitarsi a rispettare le procedure formali ma di garantire massima trasparenza ed equidistanza verso tutti i soggetti coinvolti.
Gesti come quello del 4 ottobre 2021 rischiano di alimentare il sospetto di favoritismi e di minare la fiducia dei cittadini nelle istituzioni.
La cultura e in particolare un bene simbolico come il Teatro Impavidi devono restare un patrimonio di tutti e non una vetrina per pochi; liberi da logiche di potere e relazioni privilegiate.


