Benedetta scissione di Giggino ’a Poltrona: boom iscritti al M5S

0
27

La spinta l’hanno data paradossalmente proprio Luigi Di Maio e i 62 scissionisti quando a inizio estate hanno lasciato il M5S per confluire in Insieme per il futuro, poi divenuto Impegno civico. Era il 21 giugno e da quel giorno le iscrizioni al M5S hanno registrato un’impennata: circa 7mila in poco più di un mese e mezzo. Un numero così elevato – confermano fonti del M5S – da essere pari al dato totale degli iscritti nei primi cinque mesi del 2022.

La tendenza era stata riscontrata già nelle ore successive a quella scissione, la più grande nella storia repubblicana. Il 25 giugno, pochi giorni dopo la nascita di Insieme per il futuro, le iscrizioni si erano infatti già triplicate passando dalle 100 alle 300 giornaliere su tutto il territorio nazionale.

E si trattava di numeri già superiori rispetto ai mesi precedenti quando per un periodo s’è viaggiato al ritmo di 10-30 iscritti giornalieri. Poi a luglio il boom: 3.300 nuovi iscritti. Escludendo settembre 2021, quando la nuova piattaforma esordì sostituendo la storica Rousseau voluta da Davide Casaleggio, si tratta del dato più alto mai registrato sui trenta giorni. Ma all’epoca, appunto, era il battesimo della piattaforma ed era un mese dopo l’elezione di Giuseppe Conte come presidente M5S.

Quelli di oggi, e di luglio in particolare, sono numeri interessanti considerando che il boom è coinciso con uno dei periodi più complicati della giovane vita del M5S. Non c’è stata solo la spaccatura interna e il divorzio trainato da Di Maio. Poi sono arrivati il braccio di ferro di Conte col governo per la norma sull’inceneritore di Roma inserita nel decreto Aiuti; il documento portato al premier Mario Draghi coi 9 punti ritenuti imprescindibili dal M5S; la tensione col governo e la sua caduta; la fine dell’alleanza con il Pd; le polemiche tra Grillo e Conte legate al vincolo del doppio mandato; la fine dell’esperienza parlamentare per molti storici grillini e l’attesa dei nuovi candidati in vista del 25 settembre.

Eppure i numeri confortano e il trend, assicurano dal Movimento, è “in continua ed esponenziale crescita”. I nuovi iscritti provengono dalla società civile, dal mondo del lavoro e delle micro-imprese e dai comitati ambientalisti. Iscriversi al M5S vuol dire poter partecipare alla votazioni online, determinare la linea politica del Movimento ed esprimere preferenze sui futuri candidati. Il voto online delle “parlamentarie” 2022 dovrebbe tenersi dopo Ferragosto, la data su cui si sta ragionando è quella del 16 agosto.

“Sono numeri sorprendenti”, commenta l’ex presidente dei senatori M5S Ettore Licheri che cita il caso del suo territorio, la Sardegna, di cui è referente regionale. Nelle ultime tre settimane sono state infatti 120 le nuove iscrizioni sull’isola

. “Si tratta di numeri alti se rapportati alla nostra realtà”, spiega sottolineando una partecipazione “come non ricordavo dai tempi della campagna 2018. Il 31 luglio abbiamo indetto un’assemblea regionale, era una domenica caldissima ma vista l’affluenza abbiamo dovuto all’ultimo momento chiedere l’uso di una sala attigua a quella che avevamo prenotato”.

FEDERICO SORRENTINO