La tendenza era stata riscontrata già nelle ore successive a quella scissione, la più grande nella storia repubblicana. Il 25 giugno, pochi giorni dopo la nascita di Insieme per il futuro, le iscrizioni si erano infatti già triplicate passando dalle 100 alle 300 giornaliere su tutto il territorio nazionale.
Quelli di oggi, e di luglio in particolare, sono numeri interessanti considerando che il boom è coinciso con uno dei periodi più complicati della giovane vita del M5S. Non c’è stata solo la spaccatura interna e il divorzio trainato da Di Maio. Poi sono arrivati il braccio di ferro di Conte col governo per la norma sull’inceneritore di Roma inserita nel decreto Aiuti; il documento portato al premier Mario Draghi coi 9 punti ritenuti imprescindibili dal M5S; la tensione col governo e la sua caduta; la fine dell’alleanza con il Pd; le polemiche tra Grillo e Conte legate al vincolo del doppio mandato; la fine dell’esperienza parlamentare per molti storici grillini e l’attesa dei nuovi candidati in vista del 25 settembre.
Eppure i numeri confortano e il trend, assicurano dal Movimento, è “in continua ed esponenziale crescita”. I nuovi iscritti provengono dalla società civile, dal mondo del lavoro e delle micro-imprese e dai comitati ambientalisti. Iscriversi al M5S vuol dire poter partecipare alla votazioni online, determinare la linea politica del Movimento ed esprimere preferenze sui futuri candidati. Il voto online delle “parlamentarie” 2022 dovrebbe tenersi dopo Ferragosto, la data su cui si sta ragionando è quella del 16 agosto.
. “Si tratta di numeri alti se rapportati alla nostra realtà”, spiega sottolineando una partecipazione “come non ricordavo dai tempi della campagna 2018. Il 31 luglio abbiamo indetto un’assemblea regionale, era una domenica caldissima ma vista l’affluenza abbiamo dovuto all’ultimo momento chiedere l’uso di una sala attigua a quella che avevamo prenotato”.
FEDERICO SORRENTINO


